Donne e matematica. Mi sembra ieri che sentivo frasi del genere: “è una bambina …è portata per le materie letterarie”. Come se solo perchè di sesso femminile si dovesse necessariamente essere brave in italiano ma mai in matematica e scienze. E’ proprio fin dall’infanzia che bisogna accompagnare i bambini ad ogni genere di conoscenze, e non solo a scuola. Anche in famiglia.

Da piccoli non si può sapere se si è portati o meno per una materia: con il tempo si capirà quale sarà la nostra strada, seguendo le proprie conoscenze ma soprattutto le proprie passioni.

Secondo i risultati di una ricerca condotta presso l’Università di Harvard le donne svolgono le performance peggiori quando sono influenzate dagli stereotipi. E’ l’influenza della società che preme con gli sterotipi legati al sesso e altera il nostro modo di pensare. Sono le immagini di cui siamo contornate, un universo fatto di rosa, di bambole, di abbigliamento e accessori color confetto, che ci fa credere di essere “terribili in matematica”.

E invece, non si può pensare di essere portate per quella o quell’altra materia come se fosse una caratteristica innata. Perchè scatta il meccanismo per cui ci sottostimiamo e ci rapportiamo alle materie scientifiche in maniera negativa.

Non resta che sconvolgere le carte, e credere fermamente che alcuni comportamenti e tendenze non appartengono solo al genere maschile. A quel punto il corso degli eventi sarà diverso, e l’affermazione in campo professionale più facile. Bisogna convincersi che siamo noi a fare il nostro destino (o almeno in gran parte) senza preclusioni.

Via | Liberoquotidiano

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 13-02-2015