Per potere ammirare il potere delle donne in Afghanistan forse c’è ancora molto da attendere, un primo passo verso l’indipendenza femminile, però, è stato compiuto. Il Paese ha la sua prima taxista. Si chiama Sara Bahayi, ha 38 anni e guida la sua Toyota Corolla, il primo taxi condotto da una donna.

Non è facile per Sara lavorare. È un ambiente maschile e molto spesso gli abitanti della sua città, così come i clienti la prendono in giro o, peggio, la insultano. Intanto, lei, con la sua forza e il coraggio che non l’abbandona mai, porta a casa tutti i giorni 10/20 dollari. Non sono molti e non sarà mai ricca, ma il suo contributo in famiglia è più che apprezzato. Complici le sue idee femministe e progressiste, non ha un uomo. Un marito non le permetterebbe mai di lavorare e lei deve badare a 15 persone, tra cui la madre malata, la sorella che ha sette figli e ha perso il marito per mano dei talebani diversi anni fa.

Il taxi rosa di Sara ha un doppio valore, perché si è trasformato in uno dei mezzi di trasporto preferiti dalle sue concittadine, che per evitare viaggi imbarazzanti, si rifugiano nella sua Toyota. Questo dipende anche dal fatto che la maggior parte degli uomini si rifiuta di farsi accompagnare da una donna, che non dovrebbe guidare, figuriamoci avere un taxi. Al Washington Post ha dichiarato:

“Per quanto tempo ancora le donne dovranno dipendere dai guadagni dei loro mariti e prendere ordini dagli uomini? Io voglio che le donne siano indipendenti, che facciano qualcosa per se stesse”.

Via | Washington Post

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ultimo aggiornamento: 04-03-2015