Aspettare un bambino è una gioia enorme, ma è anche una grande preoccupazione, soprattutto quando si sta cercando un lavoro nuovo. Come bisogna comportarsi? È una domanda davvero complessa. Nel mondo ideale, la risposta corretta sarebbe: dichiarate la gravidanza fin da subito. Ogni contratto ha un periodo di prova che va dai 3 ai 6 mesi, ne consegue che se la gestazione non si vede ancora, sarete comunque obbligate a vuotare il sacco tra qualche mese e il rischio è che il contratto non venga confermato o rinnovato.

In questo mondo vergognoso, però, in cui le donne sono ancora molto discriminate e spesso non vengano assunte solo perché in età fertile, come se questo potesse bastare a confermare un’eventuale gravidanza, bisogna riflettere molto bene: non dichiarare la gestazione può voler dire avere una chance per dimostrare quanto si vale e magari dopo la nascita del bambino avere una possibilità di riprendere il lavoro, può anche essere il manifesto della vostra scorrettezza. Ne vale la pena?

Se quello che vi è stato proposto è un lavoro temporaneo, che non ha futuro e che vi permette però di coprire le spese per un po’, non dite nulla. Se però è il lavoro della vita, se volete avere anche una sola possibilità, siate onesti. L’azienda se è interessata, vi aspetterà. Altrimenti riconoscerà comunque la vostra professionalità e chissà che non possa essere comunque un credito nel vostro cv.

Se invece questo bambino è solo un’idea, non esiste ancora, come bisogna fare? Finché il test di gravidanza non è positivo non siete tenute a dire nulla. Alla domanda: volete dei figli? Non siete obbligate a rispondere. Potreste stare sul vago: è nei piani, ma non ovviamente adesso. Poi le cose succedono e valuterete di conseguenza. Se dovessero esservi offerte delle dimissioni in bianco, denunciate senza scrupoli, anche perché prima poi verranno utilizzate.

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ultimo aggiornamento: 21-03-2015