La violenza sulle donne è una piaga per moltissime famiglie. Ci si innamora, ci si sposa, magari si fanno anche dei figli e poi un giorno, irrompe nelle case all’improvviso. Uomini che pestano a sangue le loro partner, le loro figlie e o nipoti, uomini che stuprano, uomini che sono cresciuti pensando di poter usare le mani al posto delle parole e uomini che, invece, si sono trovati vittime della loro forza, senza la capacità di fermarsi. Per loro c’è una possibilità di recupero? La risposta è sì.

Liberiamoci dalla violenza è un progetto del consultorio dell’Ausl di Modena. È la prima struttura pubblica in Italia che aiuta gli uomini autori di violenza contro le donne. Come sempre la cosa importante è il benessere delle donne e dei figli. Sono loro i soggetti deboli, ma aiutare anche gli uomini vuol dire fare un lavoro completo e dare alle famiglie un’occasione di riscatto. Ci sono coppie che tornano insieme e coppie che invece si separano civilmente.

Mediamente la terapia consiste in un percorso (gratuito) con lo psicologo e dura circa un anno. Giorgio Penuti, psicologo da 25 anni all’Ausl di Modena, intervistato dal Corriere ha dichiarato:

La perfezione non è di questo mondo non tutte le storie su cui lavoriamo hanno un finale rosa, molte volte le coppie si separano, ma questo non è un fallimento, è un obiettivo raggiunto nei casi in cui stare insieme farebbe solo male alla coppia e ai bambini. Ma c’è anche chi fa di tutto per riconciliarsi —e durante la terapia di gruppo, da persona introversa e taciturna che era, è diventato il leader e sorprendentemente è riuscito a diventare un punto di riferimento per altri uomini.

Via | Corriere

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 27-03-2015