Con l’estate che si avvicina e la primavera che richiede freschezza a tavola, i menù giornalieri si fanno più leggeri e in linea con la bella stagione, dando grande importanza alle insalate e alle cruditè di verdure. E per rendere ogni piatto più gustoso e ricco di sali minerali e vitamine essenziali per il nostro fisico?

Il rimedio è naturalissimo e si tratta dei germogli, gustose primizie che danno sapore ai contorni e più salute al corpo. Oltre ad acquistarli in scatola, con pochissimo impegno è possibile farli da noi in casa, in modo da averne sempre di freschissimi. Ecco le regole da seguire, pur senza usare il classico germogliatore.

Come coltivare germogli

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Come coltivare i germogli: l’occorrente


Innanzi tutto acquistiamo la materia prima, ossia delle sementi di ottima qualità, relative al tipo di germogli che desideriamo ottenere. I più facili da reperire in commercio sono quelli dei cereali (grano, orzo, avena, etc…) ma anche dei legumi, come la soya, le lenticchie e i fagioli. Tuttavia sono ottimi anche i germogli di rucola, di senape e di broccolo, perciò non è una cattiva idea prendere un sacchetto di semi anche di queste splendide varietà.

Ci serviranno anche dei contenitori in vetro capienti (vanno benissimo anche i classici barattoli delle conserve) o in ceramica, debitamente sterilizzati prima di utilizzarli, dei fogli di garza un po’ più larghi della bocca dei contenitori che stiamo usando, qualche elastico.

Foto | da Flickr di boboroshi

Come coltivare i germogli: la procedura

Come coltivare germogli


Suddividiamo le sementi nei contenitori più che per tipologia, per velocità di germinazione. In questo modo possiamo associare anche dei mix di semi che maturano negli stessi tempi e usarli quindi contestualmente. Versiamo un cucchiaio per ogni contenitore (non di più o rischiamo che i germogli non abbiano sufficiente spazio per la crescita), aggiungiamo un bicchiere di acqua naturale per reidratarli e lasciamoli in ammollo per qualche ora (circa 2-3).

Passato questo lasso di tempo copriamo l’imboccatura del barattolo col fazzoletto di garza e fissiamo quest’ultimo con un paio di giri di elastico, dopo di che rovesciamo delicatamente per far defluire l’acqua e lasciamo il contenitore di sbieco per farla filtrare bene attraverso la garza. Da questo momento in poi e fino a maturazione, i semi andranno solo idratati senza ammollo: versiamo l’acqua, smuoviamo il fondo e facciamo filtrare subito dopo.

Questa operazione è da fare due volte al giorno fino a completa germinazione.

Foto | da Flickr di USDAgov

Come coltivare i germogli: l’utilizzo

Come coltivare germogli

A seconda del tempo che necessita ogni tipologia di seme per germinare, ricordiamoci che l’ultima fase prima dell’utilizzo (di regola appena spunta il germoglio), il barattolo va alloggiato in una zona della casa ricca di luce, utilissima per stimolare la produzione di clorofilla. In generale bastano pochi giorni per poter avere questi deliziosi prodotti, subito pronti per essere utilizzati in cucina dopo un veloce risciacquo. Perciò il consiglio è di produrne sempre in quantità adatta alle proprie esigenze, per evitare di doverli conservare a lungo.

Tuttavia, se non siamo riusciti a consumare tutta la nostra produzione, possiamo riporre i germogli in frigorifero per circa una settimana. Passiamoli sotto l’acqua del rubinetto, asciughiamoli sommariamente e mettiamoli in un contenitore di vetro con coperchio, poi riponiamo al fresco. Prima di usarli facciamoli idratare tenendoli a mollo per qualche minuto in acqua fresca.

Foto | da Flickr di Stacy Spensley

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ultimo aggiornamento: 07-05-2015