Violentata nel campo universitario, Emma Sulkowicz ha trasformato il materasso su cui è stata abusata in una bandiera e lo ha portato anche alla discussione della sua tesi.

Essere violentate, c’è qualcosa di più umiliante per una donna? Emma Sulkowicz ha trasformato il materasso su cui è stata violata nel simbolo del suo dramma e ha deciso di portarlo anche alla discussione della sua tesi. La storia di Emma è diventata famosa perché ha subito violenza nel campus Universitario della Columbia University di New York.

Ha denunciato il suo violentatore, ragazzo con cui Emma ha avuto una relazione, e non è riuscita ad avere giustizia. Per questo motivo, si è messa a protestare, trascinando ovunque con sé il materasso. Le immagini della giovane hanno fatto il giro del mondo: la Columbia è un ateneo di prestigio, garantisce ai ragazzi una preparazione eccellente, ma nel 2013 – l’anno della violenza di Emma – ben 23 ragazze hanno denunciato molestie e abusi all’interno del college.

Ha scelto di continuare la sua battaglia durante tutto il suo percorso scolastico: non vuole dimenticare, per la sua dignità ma anche perché altre ragazze non devono soffrire le stesse pene. Eccola quindi il giorno della laurea con il materasso e un carico di rabbia verso la Columbia e verso le autorità che non hanno fatto nulla, anzi ha scagionato il compagno di studi, Paul Nungesser, che ha abusato di lei. Lo studente, non contento, ha a sua volta denunciato la Columbia per aver consentito a Emma di denigrarlo tutto l’anno.

Via | Daily Mail

Foto | Emma su Facebook

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ultimo aggiornamento: 20-05-2015