Fare il primo passo con un uomo, per alcune donne, non è facile. C’è chi si imbarazza, chi è convinta che debba essere lui e chi ha paura di un rifiuto o di una figuraccia. Bumble permette di superare tutti questi timore. Che cos’è? È una nuova app che consente l’iscrizione sia agli uomini sia alle donne, ma solo le ragazze possono mettersi in contatto con un potenziale partner.

Questo social è stato inventato da Whitney Wolf, tra le fondatrici di Tinder, l’application per incontri più famosa al mondo; l’anno scorso ha lasciato il celebre gruppo per una causa per molestie sessuali e discriminazioni e si è lanciata in questa nuova avventura, che ha molto in comune con il padre Tinder.

Quali sono le analogie? Si può cercare l’anima gemella in base alle fotografie e alla localizzazione. In caso di gradimento reciproco si può avviare una conversazione in chat. Che differenza quindi c’è? Su Bumble è la donna che deve scrivere all’uomo e ha tempo 24 ore: se lui in questo tempo massimo non risponde la connessione tra loro case.

Non è finita qui: se l’uomo è interessato può estendere la casella temporale di altre 24 ore. E così via. Perché un’app con queste caratteristiche. Risponde così la Wolf:

Le donne oggi stanno prendendo il controllo di ogni aspetto della loro vita. Siamo indipendenti nelle carriere, nell’educazione ma quando si tratta di incontri continua a vigere una sorta di regola non scritta che ci vuole sedute ad aspettare che qualcuno ci scelga. Perché? E’ controproducente. Le donne vogliono fare il primo passo e andare oltre ma è la società e la paura di essere percepite come “disperate” o ” troppo avanti” che le spinge a tornare indietro. Fare il primo passo fa sentire una donna più sicura, confidente, e le permette di portare la conversazione nella direzione che desiderano. Bumble è una piattaforma utile a uomini e donne allo stesso modo.

Via | Repubblica

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ultimo aggiornamento: 22-05-2015