Ci sono storie che tolgono il fiato, che lasciano davvero senza parole, storie di donne senza speranza, donne che hanno perso tutto, tranne la forza di volontà di lottare, per la loro dignità e per i loro figli. In India, la situazione continua essere molto difficile per quella fetta “rosa” di popolazione. Esiste ancora l’aborto di genere e continuano le violenze di ogni genere. Che cosa causa questo costume o malcostume? Sono numerose le donne che muoiono di parto.

Per questo motivo il governo sta cercando di rendere obbligatorio il parto in ospedale, che sia pubblico o privato. Le donne però non ci vogliono andare. Prima di tutto perché la povertà è alle stelle e le signore che si possono permettere una clinica privata sono pochissime, le altre sono costrette alle strutture pubbliche, molto diverse da quelle italiane. Sono frequenti gli episodi di violenza durante il parto: donne insultate e spesso picchiate, nel momento più delicato della loro vita.

La stampa indiana riporta dei casi tremendi: infermieri che picchiano le pazienti sulle gambe durante il travaglio. Purtroppo davanti a tutto questo il governo chiude gli occhi consapevolmente. Le ispezioni della National Health Mission si occupano di controllare il livello sanitario globale, non certo il comportamento dello staff. Consideriamo inoltre che l’unica cosa che interessa davvero è il controllo delle nascite: dopo il terzo figlio, le donne che vanno in ospedale, vengono sterilizzate.

Via | Quartz India

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ultimo aggiornamento: 06-07-2015