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I social network hanno migliorato le nostre vite? Lasciando perdere il cercare una risposta corretta e sensata, una cosa la possiamo certamente affermare è che i social ci hanno convinto che la nostra opinione sia indispensabile e richiesta in ogni situazione, che dobbiamo per forza dire la nostra su ogni argomento, che interessa a qualcuno e allo stesso tempo che tutto sia giudicabile/criticabile. Rilassatevi perché non è assolutamente così.

Una delle manie degli ultimi tempi è il “fat talk”, parlare continuamente dei chili altrui, analizzare le altre persone con fare quasi clinico, autocommiserarsi con la vicina di ombrellone per farsi assolvere e rimpolpare l’autostima (che se ha bisogno di questo, non è poi così solida!).

Tutto questo parlare di grasso, chili, centimetri, cellulite, palestra, dieta, cibo, gusti, vestiti è veramente snervante e deleterio, nessuno è detentore delle verità. Nessuno. Il fatto di aprire bocca e giudicare non sottintende alcuna ragione o punto di vista necessario a qualcuno, serve solo a generare odio su odio e tristezza su tristezza.

La stupidaggine non è mai messa in discussione, uno o più rotolini invece diventano oggetto di critiche in cui ognuno si sente di poter esprimere opinioni insindacabili. Partiamo dal presupposto che ognuno di noi sa che dovrebbe dimagrire, smettere di fumare e di bere, di mangiare schifezze ipercaloriche così come di vivere con insalate e yogurt, ognuno di noi sa benissimo che alcune cose vanno modificate, ma come sappiamo bene ci sono cose che sono più forti di noi e per le quali non basta una vita ed altre che necessitano di motivazione, incoraggiamento, forza e costanza. Giudicare senza accendere il cervello non giova a nessuna causa.

Dando per certo che chi ha bisogno di dimagrire lo sa e probabilmente lo sta già facendo o lo farà, adesso affrontiamo la questione da un altro punto di vista che sembrerebbe banale ma che, purtroppo, non lo è affatto. Ognuno di noi ha i propri gusti e di questo dobbiamo farcene una ragione, quello che piace a me magari non piace ad un’altra persona, ma io non mi sognerei mai di dire che non è possibile o che si sta accontentando. Nel rispetto reciproco ognuno è libero di avere le proprie preferenze e questo vale per tutto. Ognuno ha i propri gusti, c’è chi ama il blu e chi il rosa, chi il mare e chi la montagna, chi adora le proprie curve e chi quelle del partner, chi i ricci e chi i lisci. Siamo tutti diversi e per fortuna ci piacciono cose diverse.

Smettiamola di giudicare gli altri e preoccupiamoci di migliorare noi stessi.

p.s. c’è sempre qualcosa da migliorare, facciamocene una ragione.

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ultimo aggiornamento: 20-07-2015