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Prima di sposarsi bisogna fare esperienza e darsi tempo. Non avere fretta, non buttarsi a capo fitto. Questo potrebbe essere il classico suggerimento della nonna o della mamma, ma un nuovo studio ha dimostrato che questo genere di consiglio non porta a nulla di buono. La ricerca, appena condotta per conto dell’Institute for Family Studies statunitense, ha dimostrato che chi si sposa dopo il compimento dei trent’anni di età sarebbe più a rischio divorzio.

Dopo i 30 l’amore è a rischio: il pericolo di lasciarsi aumenta del 5 percento ogni anno. Come mai? Purtroppo gli esperti non sono riusciti a chiarire le dinamiche di questo problema. Gli esperti invitano a una riflessione:

Pensate al vostro partner delle scuole superiori. Assieme all’euforia per il primo amore arriva spesso la gelosia, l’insicurezza, la pressione da parte di parenti e amici, i dubbi sul futuro. Alla luce di questo, è chiaro che sposarsi da adolescenti sia, come sanno da tempo gli esperti, fortemente correlato a una maggiore probabilità di divorziare.

Ciò non vuol dire che non valga la pena tentare, perché ai trenta la situazione si fa un po’ più complicata. Esiste un’età in cui tutto è possibile e sono i 28 anni.

Prima dei 28 anni, ogni anno aggiuntivo di matrimonio riduce il rischio di divorzio dell’11%. Dopo quell’età, il rischio di divorzio aumenta del 5% ogni anno. La curva che descrive il rischio di divorzio in funzione dell’età del matrimonio cambia pendenza in modo statisticamente significativo in corrispondenza del ventottesimo anno.

Via | Repubblica

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ultimo aggiornamento: 18-08-2015