[blogo-gallery id=”316807″ layout=”photostory” title=”Lavoro femminile contro la recessione” slug=”lavoro-femminile-contro-la-recessione” id=”316807″ total_images=”4″ photo=”0,1,2,3″]

Molto spesso il lavoro femminile viene sottovalutato. Le donne non riescono a fare carriera, si ritrovano a ricoprire ruoli di poco conto, mal retribuiti e soprattutto facendo i conti con un divario di genere davvero difficile da scalfire. Eppure il lavoro delle donne è importante e può essere la carta vincente contro la recessione.

Lo dimostra un articolo pubblicato sul Time che riporta i dati dell’Istituto McKinsey, che ha calcolato che se il tasso di impiego femminile raggiungesse quello maschile la produzione globale otterrebbe in dieci anni un incremento del 26%. Per dare numeri ancor più significativi: stiamo parlando di 28mila miliardi di dollari americani, l’equivalente del prodotto interno lordo di Cina e Stati Uniti messi assieme.

È quindi fondamentale superare i divari di genere, i luoghi comuni e gli stereotipi che avvelenano l’ambiente di lavoro. Le donne non possono continuare a ricoprire ruoli marginali o gratuiti, come quello di madri e mogli. Come si può affrontare questo problema, secondo McKinsey – senza banalizzare – ci sono delle misure che possono essere adottate. Per esempio, affidare la cura di bambini e anziani ad altri, sfruttando sussidi statali, fare in modo che gli uomini si facciano carico di una parte dei lavori gratuiti, come alcune faccende domestiche.

Via | Panorama

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ultimo aggiornamento: 07-10-2015