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Tornare vergine è possibile e non solo uno stato mentale, è proprio un intervento chirurgico. Si tratta dell’imenoplastica ed è la ricostruzione dell’imene, la membrana che si “rompe” con il primo rapporto e che dovrebbe causare eventuali piccole perdite di sangue. L’imenoplastica non è un intervento diffuso, anzi. Rappresenta forse l’1% degli interventi e riguarda soprattutto donne non occidentali, cui viene richiesto per credo religioso o appartenenza etnica di arrivare integre al matrimonio.

Come sappiamo le donne in Oriente sono spesso violentate, trattate come “serve” e arrivare vergine al matrimonio a volte è impossibile. Inoltre, abbiamo già raccontato della pratica dei Boko Haram che violentano le loro donne e poi le fanno operare per farle tornare vergine e renderle sposabili.

Chi sono queste donne? Sono signore che si muovono per passaparola, provengono dal Marocco, l’Algeria o ex colonie francese e si affidano a ostetriche e levatrici dello stresso gruppo etnico. Ci sono anche le occidentali, che pensano di aver regalato quel momento all’uomo sbagliato o vogliono ripartire da zero. Per loro esiste anche la vendita online di un imene artificiale prodotto in Cina, da posizionare prima del rapporto e sanguinare al momento giusto.

Via | IoDONNA

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ultimo aggiornamento: 14-12-2015