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Andare dal parrucchiere per un nuovo taglio di capelli può essere un’esperienza gratificante, ma anche mettere in crisi la più serafica delle signore. Il perché è semplice da capire, visto che cambiare look è una cosa che richiede un minimo di riflessione, dato che convivere per qualche mese con un hairstyle che proprio non ci fa sentire a nostro agio è un problema piccolo ma sempre piuttosto antipatico.

Fortunatamente un aiutino scientifico ci viene da quella che nei paesi anglofoni chiamano “the 2,25″ rule” che dai noi si può tradurre come la regola dei 5 centimetri e mezzo. Ad averla elaborata, dopo anni di esperienza nei suoi saloni, è il super coiffeur londinese John Frieda, di cui probabilmente avremo visto nelle profumerie le sue linee di prodotti per cura, styling e colorazione delle chiome.

Ma andiamo per gradi e spieghiamo innanzi tutto cosa determina questa fantomatica regola. Secondo Frieda, mettersi allo specchio e misurare alcune distanze del nostro viso, ci può aiutare a capire se siamo fatte più per i tagli corti oppure per quelli lunghi.

Più nello specifico ci viene richiesto di prendere un metro o un righello e misurare a filo di piombo la distanza fra il lobo dell’orecchio e il mento. Se questa supera i 5,5cm allora i tagli più lusinghieri saranno quelli lunghi, se al contrario sarà inferiore dovremo puntare di più su quelli corti.

Ovviamente di piccolo trick trattasi, visto che non è mai bene prendere per panacea tutto ciò che professa una certa valenza universale. A maggior ragione nel campo beauty, dove trucco e parrucco sono pieni zeppi di regole che vengono puntualmente disattese anche con ottimi risultati estetici.

Tra l’altro un piccolo difetto della 2,25″ rule è che non tiene conto di altri criteri come la forma del viso, l’altezza della fronte, l’età, la prominenza o meno di mento e zigomi, tutti dati che invece normalmente determinano se un taglio di capelli sia adatto o meno ad una determinata persona.

Tuttavia, se vogliamo divertirci a misurare noi stesse, sorelle, parenti, amiche e vicine di casa il tempo non sarà mai del tutto perso. Perché se è vero che il taglio di capelli ad hoc solo il visagista può farlo, è altrettanto vero che avere un piccolo consiglio “matematico” sulla scelta delle lunghezze può toglierci dall’impiccio di lasciar scegliere tutto al parrucchiere o peggio, all’ispirazione del momento.

Magari John Frieda ci ha davvero aiutato a non tornare a casa insoddisfatte del nuovo haircut.

Via | Woman’s Day

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ultimo aggiornamento: 15-12-2015