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Una fra le erbe mediche più conosciute e apprezzate per le sue doti salutistiche è certamente l’arnica montana, una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, a cui appartengono anche la margherita e la camomilla.

L’arnica però, rispetto agli altri fiori di campo che tanto amiamo, ha qualche virtù in più, aiutandoci a risolvere una serie di malesseri. Usata sin dai tempi antichi per le sue proprietà analgesiche, l’arnica è nota anche per quelle curative, togliendo il dolore agendo sulle cause che lo hanno scatenato.

In particolare i medicamenti a base di arnica montana vanno a curare il classico mal di testa, così come contusioni o ecchimosi, stimolando una veloce guarigione. In caso di emicrania, i risultati antidolorifici sono ottimi sia che le cause siano esterne (es. mal di testa da colpo di freddo) sia che si tratti di sintomi di altri malesseri, quali ad esempio il ciclo mestruale.

Posto che l’arnica è una fra le piante officinali più usate nella medicina naturale, non significa che un suo uso scorretto non porti effetti collaterali. Nell’omeopatia molte delle erbe utilizzate possono infatti risultare tossiche se assunte in modo errato e l’arnica non fa eccezione.

Innanzi tutto evitiamo di trattare noi personalmente foglie e radici della pianta, salvo ovviamente una comprovata esperienza erboristica. Negli altri casi diffidiamo delle ricette trovate nei libri o peggio in rete, soprattutto per preparazioni che vanno assunte per via orale.

In commercio fortunatamente abbiamo a disposizione molti rimedi a base di arnica montana, tutti formulati per essere sicuri per la salute. In primis ci sono granuli e pastigliette, entrambi da sciogliere sotto la lingua rispettando dosi e tempi consigliati per il proprio problema.

Normalmente per curare cefalee e traumi si usano granuli e gocce in diluizione da 4, 9, 15 o 30CH. La somministrazione cambia in base al caso da trattare. Lo stesso discorso vale anche per le pastiglie che, a seconda della concentrazione di principio attivo, vanno assunte da una ogni ora fino a tre al giorno.

Per curare contusioni e accelerare la guarigione di lividi in maniera topica ci si può invece affidare al gel di arnica, che va spalmato in modo leggero nell’area da trattare e fatto assorbire in modo naturale dalla pelle.

L’applicazione può essere ripetuta due-tre volte al giorno, ovviamente sulla cute integra e priva di ferite.

Gallery | da Flickr di Taylor Ann.; Smoobs; ArtsCult.com; boiron.belaboratoires; Sheep purple

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ultimo aggiornamento: 28-02-2016