I social network oggi sono degli strumenti di marketing, ma nascono come piazze in cui condividere con gli amici alcuni momenti del proprio privato. Bisogna imparare però a scegliere le informazioni da sbandierare pubblicamente per proteggere la propria privacy quanto più possibile. Alya Mooro, una giornalista e blogger freelance di origini egiziane che abita a Londra, ha scritto un pezzo interessante articolo sul Washington Post in cui sostiene che anche l’amore va protetto online.

“Io e il mio ex fidanzato ci siamo lasciati da quasi un anno ma continuo a ricevere messaggi da sconosciuti che mi domandano come e perché sia accaduto. […]Prima dei social le rotture avevano i loro problemi: come dividere gli oggetti, come gli amici, quali luoghi, fra quelli in cui si andava insieme, continuare a frequentare? Con le piattaforme aumentano. Hai cancellato tutte le foto che ora ti imbarazzano? Avete interrotto ogni collegamento reciproco? Come evitare riferimenti o menzioni al tuo ex?”

Insomma, spiega l’autrice, dobbiamo capire che Facebook, Twitter ma anche più semplicemente WhatsApp non un circolo di amici intimi, di compagni fidati. Diamo in pasto a centinaia, talvolta migliaia, di utenti il nostro privato. C’è gente che non vediamo mai, che per la strada a volte non salutiamo, con cui non abbiamo alcun tipo di relaziona… però a loro affidiamo le nostre pene e le nostre gioie. Proteggiamo l’amore.

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ultimo aggiornamento: 20-06-2016