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Forse non tutte le single in ascolto potranno concordare con un recente studio dell’American Psychological Association, che sostiene che i cuori solitari siano più felici di quelli accoppiati. Eppure probabilmente qualcuna si sentirà anche tirata in causa, consapevole di non essere poi così sfortunata come vorrebbe far credere la società moderna.

Durante il 124° convegno annuale dell’Associazione Americana di Psicologia, la dottoressa Bella DePaulo, dell’Università della California, ha detto la sua sull’argomento, smuovendo un po’ le acque e dando tanti spunti di riflessione.

Tanto per cominciare parliamo di carriera. Uomini e donne con famiglia spesso non sono completamente appagati dalla propria situazione lavorativa, mentre i single che la mettono al primo posto (e non hanno sensi di colpa nel trascurare il resto) ne sono più soddisfatti e quindi felici.

Non solo, a dispetto di quanto si possa pensare, chi è solo non è necessariamente isolato. Anzi, gli studi parlano chiaro in merito, mostrando come i non accoppiati siano più avvezzi alla socialità e a coltivare le amicizie rispetto a chi vive una vita a due.

Per dirne un’altra, i single sono anche più bravi ad autodeterminarsi, perciò ad essere esattamente quello che vogliono essere senza timore di giudizi o richieste di cambiamento da parte di un’altra persona.

Morale della favola, meglio soli che accompagnati? Ni, perché il podio della felicità i single se lo giocano con le coppie sposate che hanno trovato nel partner la persona davvero giusta per loro, garanzia di felicità nel lungo periodo.

Una mezza rarità ai giorni nostri insomma. Però ci fa piacere sapere che, se il principe azzurro che ci spetta ha il cavallo azzoppato, noi possiamo attendere il suo arrivo godendoci i vantaggi della libertà dai vincoli.

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ultimo aggiornamento: 11-09-2016