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Si scrive hygge e si pronuncia hoo-ga, ma non ha nulla a che vedere con strane formule magiche polinesiane, anche se di magico qualcosa forse anche ha. Il termine è di origine danese e non ha una traduzione nelle altre lingue, però si può capire di cosa si tratta usando qualche perifrasi più facilmente comprensibile.

La parola hygge identifica infatti uno stato di grazia che comprende felicità, equilibrio psico-fisico perfetto e soddisfazione, situazione raggiungibile attraverso la creazione di sentimenti positivi, cordialità e senso di benessere nella vita di tutti i giorni.

Più facile a dirsi che a farsi, diremo noi popoli del Sud Europa. Eppure i danesi sembrano aver trovato una formula per ottenere tutto questo senza particolari sforzi. Anzi, il trucco è proprio quello di vivere in modo semplice e gioire delle piccole cose.

Per farlo bisogna fare propri gli insegnamenti di un endecalogo che comprende regole piuttosto facili da seguire. A patto, ovviamente, che si sia disposti a fare qualche sacrificio, come staccarsi per il maggior tempo possibile dalla tecnologia e introdurre alcune abitudini alimentari ben precise.

Importante per mantenere un buon livello di benessere, senza lasciare che lo stress entri nella nostra cucina e nella nostra vita, è ad esempio cucinare in modo molto elementare, evitando piatti troppo elaborati. Allo stesso tempo via il pane acquistato dalla tavola e ben venga invece quello fatto in casa.

Quelli descritti sono giusto alcuni degli undici passaggi previsti per vivere felici con la filosofia hygge. Se volete conoscerli tutti vi rimandiamo invece alla nostra galleria fotografica in apertura di articolo.

Alla fine provare non costa nulla, solo un po’ di organizzazione. E nessun effetto collaterale conosciuto.

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ultimo aggiornamento: 21-09-2016