Non trova lavoro a causa del suo peso. Martina è una ragazza di 26 anni che si sente dire sempre la stessa cosa: sei troppo grassa per questa professione. Soffre di obesità dall’età di 10 anni e oggi pesa 140 chili per un metro e 80 cm di altezza. A causa della sua forma fisica è costretta a terapie, diete, controlli medici, che spesso sono sfociati in ricoveri.

“Dopo questi colloqui torno sempre a casa in lacrime. Mio padre a volte è andato a parlare con i responsabili per chiedere spiegazioni e per difendermi, ma gli è spesso stato risposto “Non se la prenda a male, ma sua figlia è troppo grossa”.

Ovviamente, Martina non fa i conti solo con la delusione lavorativa, ma con i commenti cattivi che raccoglie per la strada.

Io vorrei spiegare a tutti che l’obesità è una malattia. Non basta mangiare un po’ meno e camminare di più per sconfiggerla, è una disfunzione metabolica grave. Di obesità si può morire, esattamente come si può morire di anoressia. Gli obesi sono esseri umani e non devono più nascondersi. Devono avere le stesse opportunità degli altri, e soprattutto devono poter essere giudicati per le loro competenze e non per la loro taglia.

Via | Repubblica

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ultimo aggiornamento: 18-10-2016