Mettere delle etichette alla sfera intima è sempre un grave errore. Non c’è nulla di più libero del sesso, eppure abbondano le definizioni e alcune sono davvero molto strane. Probabilmente servono a descrivere i gusti individuali o ad aiutare le persone a sperimentare senza sentirsi “strani”. L’ultima è ecosessuali. Che cosa vuol dire? L’animo green ha conquistato anche la camera da letto.

Chi ama la natura non solo sceglie prodotti vegan anche mentre lo fa, ma ha una visione della Terra come amante per eccellenza. Pensate che in Australia esiste una spiaggia dove imparare l’ecosessualità (il nome è Ecosexual Bathhouse). Non è un raduno per nudisti, qui uomini e donne, vestite solo di foglie, senza letti e asciugamani (o altro) si dedicano all’accoppiamento nel modo più naturale possibile. Siete scettici?

Un po’ di perplessità può anche scatenarla. Ricordiamo però che la vecchia camporella di una volta non è poi così diversa. Abbiamo forse perso un po’ di istinto a favore della programmazione. Comunque c’è chi in nome della Terra e della Natura vuole recuperare questa vecchia abitudine: oggi si contano infatti più di 100mila attivisti da quando la filosofia ecosessuale ha preso piede dal 2010, curante il primo raduno ufficiale all’Ecosex Symposium di San Francisco.

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ultimo aggiornamento: 08-11-2016