Ci sono cose che ci fanno ancora sperare nell’umanità e che ci fanno capire che le persone buone esistono, come l’empatia e la generosità, che fare del bene ed essere brave persone, alla fine, ripaga sempre. La storia che vi racconto oggi è molto bella, una giovane mamma di 34 anni ha una figlia disabile affetta dalla nascita da una malattia degenerativa, negli ultimi 6 anni è riuscita a dividersi tra casa e lavoro ma negli ultimi tempi la bambina è peggiorata e lei, avendo finito tutte le ferie, non poteva far altro che mettersi in aspettativa.

Mettersi in aspettativa vuol dire non percepire uno stipendio, e al giorno d’oggi sappiamo bene che è già dura tirare avanti lavorando, figuriamoci in queste condizioni. La signora, che da 9 anni lavora nell’azienda Brenta Pcm spa di Molvena ha ricevuto il più bel regalo di Natale. I colleghi hanno deciso di fare rete ed hanno donato a lei le loro ferie, in tutto hanno raccolto 198 giorni di ferie, a cui la azienda ha aggiunto un’altra settimana, per un totale di 10 mesi di ferie pagate per potersi prendere cura della sua bambina. In un mondo pieno di ambienti di lavoro pessimi, c’è ancora qualche speranza…

La mamma ha raccontato: [quote layout=”big”]“Avevo comunicato all’azienda che avrei dovuto chiedere l’aspettativa per assistere mia figlia. Qualche giorno dopo una collega mi ha detto che avrebbe voluto regalarmi qualche ora delle sue ferie. Le ho risposto che non sarebbe stato semplice, ma lei era decisa a farlo. Due settimane fa è arrivata la notizia che i miei colleghi mi hanno regalato in tutto dieci mesi delle loro ferie. Ho saputo che qualcuno è persino andato in passivo di ferie pur di aiutarmi. Tanti di loro nemmeno li conosco, perché l’azienda è molto grande. Quando la responsabile dell’ufficio personale mi ha telefonato per darmi la notizia ero incredula e commossa. Quando si affronta una malattia degenerativa ci si sente soli, ma questo gesto mi ha fatto capire che, invece, c’è ancora tanta solidarietà. Anche mio marito è rimasto senza parole. Sembra davvero una favola di Natale. La possibilità di rimanere a casa quasi un anno senza perdere lo stipendio è un regalo grandissimo di fronte alle tante spese che bisogna affrontare nella vita di tutti i giorni. Il tempo è un dono prezioso soprattutto in questi momenti così difficili.
Voglio ringraziare l’azienda e tutti i miei colleghi per questo grande gesto d’affetto”.[/quote]

Un portavoce dell’azienda Brenta Pcm ha aggiunto: [quote layout=”big”]“È stato un gesto naturale in un momento di particolare difficoltà per una collega. L’iniziativa è stata accolta subito con entusiasmo. La bimba ha bisogno della sua mamma molto più di qualsiasi altro bambino. Abbiamo pensato che se avessimo contribuito tutti insieme saremmo riusciti a fare un gesto importante”.[/quote]

Un gesto incredibile e bellissimo.

via | ilgiornaledivicenza

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ultimo aggiornamento: 16-12-2016