Oggi ricorre la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, un problema che interessa 57mila donne e ragazze straniere in Italia, un problema molto complesso, spiegato in un documento della Aidos (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo), che illustra qual è la situazione nel nostro Paese, riportando i più recenti documenti e fornendo un quadro completo degli interventi sul nostro territorio.

È stato stimato che, a seguito delle migrazioni nel nostro Paese, circa 57mila donne e ragazze straniere tra i 15 e i 49 anni con mutilazioni genitali femminili (mgf) vivevano in Italia nel 2010

fanno sapere i membri dell’Aidos, i quali spiegano che la comunità nigeriana è quella più colpita, seguita da quella egiziana, e dalle donne provenienti dal Corno d’Africa, in particolar modo da Etiopia (5,5%), Eritrea (4,9%) e Somalia (4%).

In occasione della Giornata contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), la Aidos vuole presentare una piattaforma web europea, la United To End Female Genital Mutilation (Uefgm), che sarà rivolta ai professionisti, affinché entrino in contatto con donne a rischio di mutilazioni o che convivono già con questo tragico problema.

via | La Stampa

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ultimo aggiornamento: 06-02-2017