Provare ad indovinare il sesso del bimbo che si porta in grembo è certamente uno dei passatempi preferiti dalle donne incinte, nonché anche quello di papà, zii e nonni, tutti pronti a interpretare i segnali per provare a capire se il nascituro sarà un maschietto o una femminuccia.

Ovviamente la certezza matematica la può dare solo il ginecologo, a partire dalla dodicesima settimana di gestazione. Prima di questo momento infatti il feto non ha ancora formato la sua parte uro-genitale, così ai futuri genitori non resta che mettersi il cuore in pace e fare la famosa doppia lista con nomi per lui e per lei.

Ma l’attesa potrebbe essere meno estenuante del previsto, in quanto ci sarebbe un nuovo metodo empirico, ma con base scientifica, per capire se avremo un principino o una principessina. La rivista medica Plos One non tanto tempo fa aveva infatti pubblicato dei dati riguardanti l’incremento di peso delle gestanti, legato al sesso dei bambini.

Oggi pare che quello studio fosse piuttosto realistico, dando un’idea di quello che normalmente succede al corpo femminile a seconda che sia in dolce attesa di un bimbo o di una bimba. Analizzando 63 milioni di nascite, da persone di etnie differenti, i ricercatori hanno evinto che un maggiore incremento di peso della donna durante i 9 mesi di gestazione, solitamente poi corrisponde alla nascita di un maschio.

Il perché sta nelle differenze metaboliche. Un feto di sesso maschile necessita infatti di un maggiore apporto di nutrienti per il suo sviluppo, tanto che la stessa ricerca mostra come una mamma incinta di un bimbo maschio, possa essere maggiormente a rischio di aborto se non mangia abbastanza.

Al contrario le bambine hanno tassi metabolici inferiori, necessitando di meno nutrimento e facendo sì che la mamma guadagni meno peso. Ovviamente questo metodo non è una scienza esatta, in quanto una dieta sbilanciata durante la gestazione, può portare più o meno chili, indipendentemente dal sesso del bambino.

Come detto solo il medico può dire per certo il sesso del nascituro. A noi non resta che provare a scommettere in famiglia, seguendo forse più l’istinto che l’effettivo andamento della bilancia. In fondo una futura mamma certe cose le percepisce, in barba a qualunque metodo diverso dall’istinto materno.

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ultimo aggiornamento: 27-02-2017