Femminismo è un termine che al giorno d’oggi appare datato, per così dire “vintage”. Un po’ come i vecchi strumenti della tradizione contadina che si trovano in qualche museo, coperti da una patina di ruggine, pronti a raccontare una storia antica. Eppure le battaglie delle donne per le donne, per una garanzia di parità dei diritti nei confronti degli uomini, ci sono ancora oggi, magari più “educate” e meno di piazza, ma certamente presenti. Fortunatamente.

A noi occidentali, ormai abituate ai grandi passi avanti fatti nel campo dell’uguaglianza di genere e forse un po’ assuefatte dall’idea che sì, tutto sommato non ci possiamo proprio lamentare, il termine femminismo dà l’idea di qualcosa di inutile, che puzza di stantio. Invece basta guardare un pochino più in là del nostro naso per vedere come le donne nel mondo (e forse anche quelle nella casa accanto) non siano tutte così appagate dalla propria condizione e abbiano invece bisogno di un colpo di reni femminista.

A darci una piccola sveglia in questo senso, ci ha pensato un bel video messaggio delle star vincitrici dei Glamour Awards 2017, una competizione fondata dal Glamour Magazine, per eleggere annualmente le figure di spicco nei vari campi del lifestyle, con un premio dedicato anche all’uomo dell’anno. Riconoscimento andato per il 2017 a James Corden.

Ispirandosi al discorso della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, fatto ai TED di aprile scorso, le celebrity, fra cui Nicole Kidman, Winnie Harlow e Jennifer Hudson, hanno interpretato le parole dell’autrice di libri come Ibisco Viola, per una clip di un minuto e cinquanta, carica di significato.

We should all be feminists, dovremmo tutti essere femministe, racconta una metà del mondo dove i diritti femminili non sono scontati. Forse quella metà del mondo dove le donne hanno per questo più voglia di mettere i puntini sulle i, analizzando anche in modo lucido e diretto, come vanno realmente le cose.

Nel discorso originale di Chimamanda Ngozi Adichie, si legge:

[quote layout=”big”]Letteralmente, gli uomini governano il mondo e questo stato di cose affonda le sue radici nella cultura di mille anni fa, quando gli esseri umani vivevano in un universo in cui la forza fisica era l’attributo più importante per la sopravvivenza. La persona fisicamente più forte aveva, in generale, più capacità per guidare gli altri e gli uomini sono fisiologicamente più forti[/quote]

Ancora:

[quote layout=”big”]Ma oggi viviamo in un mondo molto diverso. La persona che ha più probabilità di fare da guida non è la persona fisicamente più forte. È la persona più creativa, la persona più intelligente, la persona più innovativa e non ci sono ormoni per tali attributi. Un uomo ha le stesse probabilità di essere intelligente, creativo e innovativo di una donna. Ci siamo evoluti, ma mi sembra che le nostre idee di genere non si siano evolute[/quote]

Secondo la scrittrice, è importante anche conoscere il significato della parola femminista, da leggere come una definizione del dizionario: “il femminista è una persona che crede nell’uguaglianza fra i sessi in campo sociale, economico e politico”. A questo punto alzi la mano chi non vorrebbe davvero essere femminista, epurandosi dalla tradizione maschilista che ha formato anche noi donne occidentali, ancora pronte ad educare figli maschi e femmine in modo differente.

Ancora convinte che bruciare i reggiseni in piazza per protesta, sia una cosa che non ha più senso fare? Diamoci una risposta. Nel mentre diamo anche un’occhiata al video, per cogliere un po’ di ispirazione.

Via | Glamour

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ultimo aggiornamento: 16-06-2017