Se uno dei nostri problemi fisici è un mal di schiena ricorrente o un dolore alle ginocchia ormai cronicizzato, l’origine di tutto potrebbe risiedere nel fondoschiena, letteralmente. O almeno questo è quello che ci dicono gli esperti dell’Ohio State University Wexner Medical Center, che hanno dato un nome ai doloretti che interessano la nostra zona superiore, fino alla cintola: Dormant Butt Syndrome o sindrome del sedere dormiente.

Spiega Chris Kolba, un fisioterapista dell’Università dell’Ohio:

[quote layout=”big” cite=”Chris Kolba]Il fondoschiena dovrebbe fungere da supporto per tutto il corpo e da ammortizzatore per lo stress durante l’esercizio fisico. Ma se è troppo debole, le altre parti del corpo provano a farne le veci e in questa situazione è molto facile che ci si lesioni[/quote]

In pratica stare troppo tempo seduti o dormire in posizione fetale la notte, sono abitudini che possono indebolire la muscolatura dei glutei. Quando questi ultimi non sono tonici, il problema si riflette su tutto il resto del corpo, provocando dolori sparsi, soprattutto in zona schiena, gambe e fianchi.

In più, come dice Kolba, il sedere dormiente può essere causa di lesioni durante l’attività fisica. Per capire se soffriamo della sindrome Dormant Butt, oltre a sperimentare i malesseri di cui parlavamo prima, dobbiamo prestare attenzione a due altre condizioni. La prima, il nostro lato B è piatto, la seconda, se contraiamo i glutei da distesi, non riusciamo a mantenere la posizione per almeno 10 secondi.

[quote layout=”big” cite=”Doug Sklar]I glutei sono muscoli potenti e dovrebbero essere in qualche modo visibili. Anche se non sempre è un segno eloquente, un lato B piatto può essere un indizio della sindrome del sedere dormiente[/quote]

Secondo Doug Sklar, un personal trainer qualificato del PhilanthroFIT Studio di New York, la sindrome del sedere dormiente può essere guarita, stimolando la giusta resistenza della muscolatura. Per iniziare possiamo fare un piccolo esercizio, da eseguire da sedute o distese ed è stringere i glutei a intervalli di cinque secondi per 10-15 ripetizioni.

In questo modo il lato B viene messo sotto sforzo e si tonifica. Poi possiamo passare a squat e affondi, che a quanto pare non rendono solo bellissimo il nostro fondoschiena, ma anche più in linea e armonica la postura, evitando problemi alla schiena.

Via | Glamour

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ultimo aggiornamento: 19-06-2017