Le meduse popolano i nostri mari e sono animali sicuramente molto fascinosi, quanto pericolosi. Prima di tutto bisogna chiarire una questione importante: la medusa non punge, ma urtica. Un ha infatti il pungiglione, ma tentacoli che emettono una sostanza urticante che a contatto con la nostra pelle provoca irritazioni cutanee dolorose, gonfiori, arrossamento e in alcuni casi reazioni allergiche grave.

Come comportarsi se dovessimo aver urtato (perché è così che accade) una medusa? È impossibile non rendersene conto perché si prova un forte bruciore e una volta usciti dall’acqua noterete il pomfo o l’arrossamento. Dopo un quarto d’ora circa il dolore dovrebbe placarsi per subentrare un forte dolore.

Uscite subito dall’acqua e verificate che non siano rimasti sulla ferita dei filamenti. Non toccate la zona con le mani perché potreste – in caso di residui – estendere l’irritazione. Se non si dispone di medicamenti, può essere utile far scorrere acqua di mare sulla parte interessata per tentare di diluire la sostanza tossica non ancora penetrata.

Per curare correttamente l’irritazione bisognerebbe applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio, in alternativa è utile una crema al cortisone. Evitate di grattare o di strofinare la sabbia sulla parte dolorante. E non usare medicazioni estemporanee con ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone: potrebbero avere un effetto peggiore. In caso difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento chiamare immediatamente i soccorsi.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2017