Il bambino non mangia e la mamma si dispera. È un classico scenario, che incomincia nella fase dello svezzamento e spesso dura fino alle scuole medie. Molti esperti sostengono di non preoccuparsi: il bambino mangerà quando avrà fame. È un istinto naturale. Come bisogna comportarsi?

Non bisogna forzare il bambino. Per preservare un buon rapporto con il cibo è importante che il bimbo non si senta costretto. Il cibo va offerto. Attenzione però alla famosa offerta: non dovete svuotare il frigorifero o la dispensa. Preparate un pasto completo, possibilmente che rientri nei gusti del bambino e stop. Quello che c’è a tavola è quello che si può mangiare.

Benissimo inventarsi qualche trucchetto o giochino per farlo mangiare di più, ma senza esagerare. Se il bambino cresce bene vuol dire che sta già assumendo ciò di cui ha bisogno. Inoltre, ricordate che i dolci non devono essere un premio, così come non lasciatevi aiutare da supporti digitali o dalla televisione.

Un’altra cosa da non fare è punirli. La cosa migliore è apparire disinteressati: il cibo non deve diventare un caso, né motivo di stress. Stare a tavola deve essere un piacere per tutta la famiglia, un momento di condivisione. Quello che invece un genitore deve sempre fare è dare l’esempio: sedersi a tavola, mangiare un po’ di tutto e stare composto. Il bambino impara per imitazione.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2017