Una donna su tre è aggredita dal partner. Questo è ciò che emerge da un’indagine condotta negli ospedali dall’Istituto Superiore di Sanità, dati inquietanti che devono fare riflettere e che coinvolgono le donne di tutte le età, anche le bambine. Lo studio ci dice che le donne maggiormente abusate hanno tra i 15 e i 49 anni e che un terzo sono straniere. Gli abusi più gravi causano disturbi da stress post traumatico anche dopo tre mesi, a dimostrazione del fatto che la violenza fisica è solo la punta dell’iceberg rispetto a quella psicologica. Il 17,9% delle bambine, con età fino ai 14 anni, è stata in ospedale per aggressioni a sfondo sessuale.

Le violenze, sessuali e non, possono essere casi isolati ma anche nascere tra le mura domestiche dove vengono perpetuate e reiterate giorno dopo giorno, ed è così che si arriva in ospedale con lesioni, interruzioni di gravidanza, avvelenamenti e ustioni, fino ad arrivare al femminicidio.

Bisogna lavorare sulle famiglie a rischio, offrire supporto e sostegno psicologico, offrire un aiuto reale ed una vera via di fuga, perché gli abusi giornalieri, finiscono per diventano normali, e si trasmette questa mentalità ai bambini e alle bambine che assorbono queste dinamiche come se fossero giuste e normali.

Il 25 novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne, un giorno per sensibilizzare tutti a questo incubo senza fine che porta troppe donne alla morte prematura o a indicibili sofferenze.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 15-11-2017