Accuse pesanti sono quelle rivolte al principe azzurro della favola “La bella addormentata nel bosco”, che a quanto pare potrebbe essere un molestatore sessuale. A vederla in questo modo è Sarah Hall, una mamma del Northumberland Park, vicino a Newcastle, che è rimasta a dir poco perplessa dal libro portato a casa di ritorno da scuola dal suo bambino di 6 anni. Per l’esattezza, si trattava di un libro illustrato della favola “La bella addormentata”, dove si vede chiaramente un uomo, il principe, che sta per baciare una ragazza addormentata (la protagonista della celebre storia), senza il suo consenso. In effetti i fatti si sono svolti proprio così, e a quanto pare la signora Hall non è per niente contenta che il suo bambino (e con lui tutti gli altri bambini amanti delle fiabe) possa finire per considerare normale un comportamento di questo tipo.

La favola promuove – secondo la donna – dei comportamenti sessuali “inappropriati”, e i bambini dovrebbero esserne consapevoli. Per questa ragione Sarah ha proposto che venga aperto un dialogo costruttivo con i bambini più grandi, affinché comprendano l’importanza del “consenso”.

Non credo che togliere completamente dalla circolazione i libri della Bella Addormentata sarebbe giusto.

avrebbe spiegato la donna al Newcastle Chronicle

In realtà penso che sarebbe una grande risorsa per i bambini più grandi, si potrebbe avere una conversazione sull’argomento, si potrebbe parlare di consenso e di come la principessa potrebbe sentirsi.

Insomma, a voi piacerebbe se, mentre state beatamente dormendo, un perfetto sconosciuto venisse a baciarvi? Penso proprio di no!

Certo, bisogna ricordare che in fin dei conti si tratta di favole, racconti immaginari, come quello della bella ragazza intrappolata dentro una torre, o quello della giovane costretta a servire e riverire matrigna e sorellastre finchè un bel principe non la salva dalla sua triste vita. Si tratta solo di favole. O forse no? Le favole insegnano qualcosa ai nostri figli, e dal punto di vista di questa mamma – che per raccontare l’episodio su Twitter ha utilizzato l’hashtag #MeToo (sulla scia dello scandalo Harvey Weinstein) – insegnare ai bambini che un uomo può baciare una donna anche senza il suo consenso non è esattamente la mossa più sensata.

Guardando la situazione con oggettività, non è sensato neanche dipingere le donne come delle creature bisognose di aiuto da parte di un uomo (che nella maggior parte dei casi è straordinariamente ricco). Voi cosa ne pensate?

via | Telegraph

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ultimo aggiornamento: 25-11-2017