È morta Linda Brown, una donna che negli Stati Uniti ha segnato il prima e il dopo della segregazione razziale nelle scuole: è grazie a lei e alla sua famiglia che i diritti degli afroamericani nelle scuole americane cominciarono ad essere rispettati. Ma facciamo un passo indietro. Siamo nel 1950 a Topeka, in Kansas, e Linda era una bambina promettente, il padre la iscrisse ai corsi estivi di una scuola elementare che, ai tempi, era frequentata solo da bianchi. La scuola blocco la sua iscrizione, rifiutò la bambina e disse al padre di iscriverla in una scuola per neri.

Il padre di Linda raccolse il coraggio a due mani e decise di combattere per i diritti della figlia. Denunciò l’autorità scolastica di Topeka per dimostrare a tutti che i neri pretendevano diritti pari a quelli dei bianchi. Alla denuncia del padre di Linda ne seguirono altre quattro ed il caso arrivò fino alla Corte Suprema che nel maggio del 1954 definiva come “intrinsecamente iniquo separare le strutture scolastiche“. Una sentenza giusta e rivoluzionaria, che ha segnato il “prima” e il “dopo” e che portò all’abolizione della segregazione nel sistema scolastico negli Stati Uniti. Da quel momento in poi i bambini potevano andare tutti, a prescindere dal colore della pelle, in qualsiasi scuola desiderassero.

La National Association for the Advancement of Colored People, una storica associazione americana per i diritti civili, ha dichiarato: [quote layout=”big”]“Da ragazza il suo coraggio di fronte alle più oscure tenebre della storia americana ha cambiato radicalmente la nostra nazione. Per questo le esprimiamo la nostra eterna gratitudine”.[/quote]

Linda Brown è morta a Topeka, in Kansas, a di 75 anni, ma non verrà mai dimenticata perché insieme al suo coraggioso papà ha contribuito a chiudere un tristissimo capitolo della storia americana.

via | ansa
Foto | nytimes

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ultimo aggiornamento: 27-03-2018