L’Italia è in finale! La nazionale di pallavolo femminile abbatte la muraglia cinese e conquista l’accesso alla finale, dove dovrà vedersela contro la Serbia. La semifinale di Yokohama contro la Cina è stata una battaglia al cardiopalma, 5 set giocati punto a punto con un pizzico di spinta in più delle azzurre che hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter affrontare chiunque a testa alta. I mondiali di Volley femminile 2018 sono agli sgoccioli ma gli appassionati di pallavolo sanno che dietro questo importantissimo traguardo ci sono arrivate dopo un’estate di duro allenamento e dopo un percorso stupendo con 12 gare e 11 vittorie, l’unica partita persa è stata quando erano già qualificate per le semifinali dopo una battaglia incredibile contro il Giappone. A prescindere da come andrà domani, queste ragazze hanno superato se stesse e regalato all’Italia una finale che mancava da ben 16 anni!

L’Italia della pallavolo femminile vola sempre più in alto grazie all’impegno e alla voglia di fare squadra delle 12 ragazze convocate dal coach Mazzanti che, sia in campo che in panchina, hanno fatto del loro meglio per sostenere la squadra. Chi con un attacco fotonico, chi con una difesa impossibile, chi facendosi trovare pronta al cambio e chi semplicemente con un consiglio, un incoraggiamento o passando al volo una tovaglia per asciugare il sudore. Donne fortissime e intelligenti che hanno capito che l’unico modo per vincere e andare avanti è farlo tutte insieme, sacrificandosi in nome di un unico grande obiettivo.

Merito a Paola Egonu (20 anni) l’opposta del sestetto titolare, ma anche alla fortissima schiacciatrice Miriam Sylla (23 anni), a Monica “Moki” De Gennaro (31 anni) e Lucia Bosetti (29 anni) che hanno difeso l’impossibile, Anna Danesi (22 anni) che ha murato di tutto di più e le due palleggiatrici Ofelia Malinov e Carlotta Cambi (entrambe di 22 anni) che hanno alzato palloni perfetti e la capitana Cristina Chirichella (24 anni). Bravissime anche le ragazze della panchina come l’opposta Serena Ortolani (31 anni), le giovanissime schiacciatrici Elena Pietrini e Sylvia Nwakalor che hanno rispettivamente 18 e 19 anni, Sarah Fahr la centrale di 17 anni che è la più giovane del gruppo, la centrale Marina Lubian (18 anni) e il libero Beatrice Parrocchiale (22 anni). Una squadra giovanissima con ragazze che devono ancora crescere e fare esperienza e che, sicuramente, ci daranno grandi soddisfazioni anche in vista di Tokio 2020.

I complimenti vanno fatti anche a Davide Mazzanti, il ct della nazionale, un ragazzo di 42 anni originario di Marotta, che è riuscito a creare una squadra fortissima mixando l’esperienza di alcune giocatrici all’entusiasmo delle giovanissime, a dare consigli preziosi ma dando anche fiducia alle sue giocatrici, che in molte occasioni sono state lasciate libere di scegliere le strategie più giuste per loro. Mazzanti ha solo 42 anni, è il marito di Serena Ortolani e insieme hanno una figlia, un amore “oltre la rete” del campo di volley! Con fiducia, entusiasmo e con una buona dose di tattica e di tecnica, Davide Mazzanti è riuscito un’impresa davvero incredibile!

Lo sport che non è il calcio da noi in Italia viene sempre sottovalutato e bistrattato con poca copertura televisiva, stipendi molto più bassi (e anche nel volley quelli delle donne più bassi degli uomini), eppure sono squadre e sport che volano alto, altissimo, e ci regalano emozioni, vittorie e soddisfazioni incredibili.

Domani alle nostre azzurre spetta un’ultima gara: la finale contro la Serbia per provare a portarsi a casa la medaglia d’oro! L’appuntamento è su Rai 2 alle 12.40 per l’ultima battaglia del Mondiale giapponese 2018.

Foto | Facebook Federazione Italiana Pallavolo

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ultimo aggiornamento: 19-10-2018