Anche Google Traduttore si batte per raggiungere l’uguaglianza di genere. Come? Presto detto! Dopo aver mostrato il proprio impegno nell’istruire l’intelligenza artificiale in modo da prestare attenzione alla parità di genere, Google Traduttore ha adesso cominciato a offrire delle traduzioni che, quando si presentano dei termini o delle frasi che potrebbero essere tradotte indifferentemente, sia al maschile che al femminile, possano offrire entrambe le versioni, in modo da lasciare all’utente la possibilità di scegliere quale traduzione preferire, in base alle necessità e al contesto.

Per il momento pare che questa novità sarà disponibile solo per quanto riguarda le lingue che vengono tradotte in inglese, ma di certo Google amplierà al più presto il numero di lingue supportate da questo particolare servizio.

Alcuni esempi delle “nuove” traduzioni sono “doctor” (dottore/dottoressa), o “beautiful” (bello/bella).

La scelta fatta dal grande colosso del web nasce dalla consapevolezza del fatto che il linguaggio e le parole usate nella vita quotidiana, così come in quella professionale, sono molto importanti, e proprio grazie a esse potrebbe essere favorita una maggiore presa di coscienza da parte di tutti, in modo da ridurre al minimo, e annullare in un prossimo futuro le differenze di genere.

Tali differente sono infatti deleterie, e portano ancora oggi, e anche in Paesi come l’Italia, a ritenere “normale” un trattamento diverso nei confronti delle donne, sia in ambito domestico che in ambito professionale, dove le donne spesso non vengono giudicate in base alle capacità, alle competenze e alle abilità e qualità a livello lavorativo, bensì sulla base del loro genere.

via | SmartWorld

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ultimo aggiornamento: 10-12-2018