Le poesie di Natale sono senza dubbio un ottimo modo per entrare nel clima perfetto delle feste di fine anno. Sono anche una scelta perfetta per poter augurare alle persone amate tutto il bene che vorremmo donare loro in occasione del Natale. E quali poesie migliori se non quelle di grandi personaggi del nostro tempo, come ad esempio Madre Teresa di Calcutta, autrice della poesia presentate nel video qui sopra?

Ecco, allora, le poesie di Natale famose più belle da dedicare e dedicarsi!

E’ NATALE di Madre Teresa di Calcutta

E’ Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi una mano.

E’ Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E’ Natale ogni volta che speri
con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

Natale di Salvatore Quasimodo

Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

RE MAGI?? di Gabriele D’Annunzio

Una luce vermiglia?
risplende nella pia?
notte e si spande via?
per miglia e miglia e miglia.?
?
O nova meraviglia!?
O fiore di Maria!?
Passa la melodia?
e la terra s’ingiglia.??

Cantano tra il fischiare?
del vento per le forre,?
i biondi angeli in coro;?
ed ecco Baldassarre?
Gaspare e Melchiorre,?
con mirra, incenso ed oro.

SOGNO DI NATALE ??di Luigi Pirandello

Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, ?
lassù; innanzi a un Presepe,?
laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;?
eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori… ?
E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, ?
eran deserte nella rigida notte.?
E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie,da questa casa a quella, ?
per godere della raccolta festa degli altri;?
mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:?

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ultimo aggiornamento: 14-12-2015