Il delitto di Sarah Scazzi diventa sempre più complicato. Pochi giorni fa, Michele Misseri, lo zio della ragazza uccisa e indicato inizialmente come omicida, ha dichiarato di aver strangolato Sarah con una corda, sollevando la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina da ogni responsabilità (sono imputate di concorso in omicidio volontario). Ecco di nuovo un colpo di scena. L’autopsia non conferma, però, la tesi di Misseri, tanto che il direttore del Dipartimento di scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell’apparato locomotore dell’università La Sapienza di Roma, Paolo Arbarello, ha dichiarato:

Non ci sono elementi per affermare con certezza che la sfortunata ragazza sia stata strangolata con una cinghia. La lesione sul collo di colore chiaro, indicata da Strada come il punto della compressione, sarebbe in realtà l’impronta della piega del collo rimasto in acqua per 42 giorni.

Secondo l’esperto, che svolge il ruolo di consulente della difesa di Sabrina Misseri, se Sarah fosse stata strangolata il segno della corda dovrebbe trovarsi più sotto, “dove la macerazione degli strati cutanei ha cancellato irrimediabilmente ogni traccia”. Un dettaglio macabro, che potrebbe però far cambiare nuovamente lo scenario.

Il medico legale, infatti, ha aggiunto un altro tassello: la lesione individuata potrebbe essere simile a quella di un’impiccagione. Inoltre, Paolo Arbarello ha sostenuto che gli esami sul corpo siano stati abbastanza superficiali: c’è stato un solo prelievo istologico e non è stato approfondito l’esame del contenuto gastrico. La prossima udienza è stata fissata per il 14 gennaio. Sarà presente Liala Nigro? Ancora una volta non si è presentata in aula ed è considerata un teste chiave nella difesa di Sabrina.

Via| Corriere

Foto| PinkBlog

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 10-01-2013