Si è spenta stamattina l’attrice Mariangela Melato, all’età di 71 anni, in una clinica romana. Ha chiuso gli occhi all’alba, dopo una lunga malattia. Il mondo del cinema italiano si toglie il cappello e rende omaggio a quella che per molti è stata una delle più grandi interpreti del nostro Paese. La Melato inizia la sua carriera nella compagnia di Fantasio Piccoli debuttando in “Binario cieco” di Terron.

Collabora con tutti i grandi del suo tempo: prima con Dario Fo in “Settimo Ruba un po’ meno” e “La colpa è sempre del diavolo”, poi con Visconti nella “Monaca di Monza”. La ricordiamo tutti in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” del 1974 di Lina Wertmuller, accanto a un giovane e intraprendente Giancarlo Giannini. La sua voce roca, i suoi intensi e brillanti occhi e quel sorriso così vitale faranno per sempre parte del nostro bagaglio artistico.

La sua ultima apparizione risale al 2008. Compare in “Sola me ne vo'”, un “one woman show” andato in scena al Palazzo dei Congressi di Lugano in cui l’attrice si è esibita da sola con un corpo di ballo tutto al maschile. Tra gli amori professionali più lunghi, c’è quello per il Teatro Stabile di Genova, cui era legata dal 1993 e per il quale ha messo in scena “Un tram che si chiama desiderio” e “L’affare Makropulos” per la regia di Luca Ronconi. Oggi, il direttore del Teatro, Carlo Repetti, la ricorda così:

Era l’attrice di punta del Teatro stabile di Genova. Era la più grande attrice italiana. Era un’amica, un punto di riferimento artistico. Sicuramente tutta la città di Genova è intorno a una donna, una grande donna oltre a un’attrice, che ha saputo dare tanto a Genova pur non essendo genovese. Credo che troveremo il modo per renderle onore nel modo migliore.

Foto| Getty Images
Via| Primocanale

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 11-01-2013