Solitamente all’ingresso di chiese e santuari, soprattutto in zone turistiche, troviamo un cartello che indica come dovremmo essere vestiti per portare rispetto al luogo che stiamo visitando: di solito si parla di gonne non troppo corte, di pantaloncini troppo succinti, di spalle scoperte, ma le indicazioni generalmente valgono sia per lui sia per lei.

Al Santuario di Casapesenna, nel casertano, hanno esposto un avviso che, però, ha fatto storcere il naso a moltissime persone. Al Tempio cristiano di Casapesenna, “Mia madonna, mia salvezza” le donne devono seguire un regolamento che, a leggerlo, ci fa rizzare i peli delle braccia. L’avviso indica che le donne non possono entrare con

[quote layout=”big”]pantaloni stretti, minigonne, pantaloncini e abiti trasparenti e scollati.[/quote]

E quello che si legge sotto è davvero terrificante:

[quote layout=”big”]Con questi abiti manchi di rispetto verso la casa di Dio. Sei responsabile delle tentazioni che provochi in chi ti guarda. Degradi te stessa e non sei più una donna cristiana.[/quote]

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L’avviso in realtà non è una novità, dal momento che è affisso alla porta di questo santuario da anni, ma solamente adesso ha sollevato numerose polemiche tra i fedeli che ogni giorno si recano in questo luogo santo per seguire la Santa Messa: e del resto come non rimanere senza parole di fronte a un cartello che dà la colpa alle donne degli atteggiamenti che gli uomini potrebbero avere solo perché loro indossano minigonne o abiti scollati?

E quello che fa anche discutere è il fatto che il cartello, che in altre chiese si rivolge a entrambi i sessi, qui si rivolga solamente alle donne. Quindi gli uomini possono anche entrare in mutande e nessuno gli dice niente?

Via | Il Mattino

Foto | Noicaserta e Facebook

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ultimo aggiornamento: 18-10-2016