Come spesso accade in questo periodo dell’anno, ecco arrivare l’influenza che per il 2013 ha portato, oltre al classico aumento di temperatura che ci immobilizza a letto con la febbre, anche un fastidioso virus intestinale che rende il periodo di malattia ancora più fastidioso di quanto già non lo è sia abitualmente.

La gastroenterite è una malattia dovuta ad una infiammazione dello stomaco e/o dell’intestino tenue e crasso: è in genere causata da una varietà di virus è provoca vomito e/o diarrea. È più spesso chiamata influenza intestinale, sebbene non sia causata dal virus dell’influenza e le persone spesso sono confuse in merito alla differenza fra le due.

Queste sono malattie completamente distinte e scollegate fra loro, la vera influenza è provocata dal virus dell’influenza e causa problemi respiratori. L’influenza intestinale può essere causata da un certo numero di virus e provoca problemi gastrointestinali come diarrea e vomito.

L’influenza intestinale è un virus completamente differente da quello dell’influenza e si caratterizza per:

    Nausea e/o vomito
    Dissenteria
    Bruciori intestinali e crampi
    Febbre occasionale

Il più importante obiettivo nel curare le influenze intestinali nei bambini e negli adulti è quello di prevenire una grave perdita di liquidi (disidratazione). Questo trattamento deve iniziare in casa. ed il medico può dare istruzioni specifiche su quali tipi di liquidi somministrare.

Si raccomanda che le famiglie con neonati e bambini piccoli conservino una scorta di soluzione di reidratazione orale a casa in qualsiasi momento e utilizzino la soluzione quando si verifica la prima scarica di diarrea nel bambino. Questi preparati sono disponibili in farmacia senza prescrizione medica, in genere sotto forma di bustine. Seguite le istruzioni scritte sulla confezione e usate acqua pulita o bollita.

I farmaci, compresi gli antibiotici (che non hanno alcun effetto sui virus) e gli altri trattamenti, devono essere evitati a meno che non siano stati raccomandati da un medico.

Se sospettate di aver contratto l’influenza intestinale:

    Smettere di bere e mangiare per qualche ora, per lasciare il vostro stomaco libero.
    Bevete liquidi in abbondanza, bevande o soluzioni per lo sport, per prevenire la disidratazione. Se avete problemi a tollerare i liquidi, bevete in piccoli sorsi frequenti. Assicuratevi di urinare normalmente e che la vostra urina sia leggera e chiara e non scura. Il movimento infrequente di urine scure è un segno di disidratazione. Anche le vertigini o la sensazione di stordimento sono segni di disidratazione. Se uno qualsiasi di questi sintomi si verificano e non potete bere liquidi a sufficienza, consultate un medico.
    Tornate tranquillamente a mangiare. A poco a poco iniziate a mangiare alimenti insipidi e facili da digerire, come ad esempio cracker, toast, gelatina, banane, riso e pollo. Smettere di mangiare se vi ritorna la nausea. Per alcuni giorni evitate il latte e i prodotti lattiero – caseari, la caffeina, l’alcool, la nicotina e gli alimenti grassi o molto conditi.
    Considerate di assumere paracetamolo (Tachipirina® o altri) per alleviare di disagio, a meno che non abbiate una malattia al fegato.
    Riposate in abbondanza. La malattia e la disidratazione possono rendervi deboli e stanchi.

Quando compaiono i primi sintomi di influenza intestinale è bene astenersi da qualsiasi tipo di dieta per qualche ora e lasciare riposare stomaco ed intestino; quando il vomito è completamente scomparso e la nausea, se presente, diventa più sopportabile, è possibile reintrodurre gradatamente alimenti nella dieta.

Le indicazioni prevedono di inserire inizialmente abbondanti liquidi per prevenire il pericolo di disidratazione, seguiti nei giorni successivi dal ritorno graduale ad una dieta maggiormente solida.

I cibi ricchi di zuccheri semplici devono sempre essere evitati perché in grado di peggiorare la diarrea per effetto osmotico, quindi almeno inizialmente è opportuno evitare bevande dolci, succhi di frutta ed altre bibite zuccherate.

Finché presente la dissenteria è opportuno limitare la dieta a cibi molto leggeri e poveri di fibra:


    Tisane
    Riso
    Brodo di carne
    Pane bianco
    Patate bollite
    Pasta in bianco
    Pane bianco
    Pesce o carne molto magra

Da evitare

    latte e latticini,
    zucchero ed altri dolcificanti,
    cioccolato,
    caffeina,
    alcool,
    nicotina,
    fritti,
    alimenti grassi o molto conditi.

Prevenzione

Le persone possono ridurre le probabilità di essere infettate con un frequente lavaggio delle mani, la subitanea disinfezione delle superfici contaminate con detergenti domestici al cloro a base di candeggina e l’immediato lavaggio dei capi di abbigliamento sporchi. Se sospettate che il cibo o l’acqua possano essere contaminati, evitateli.

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ultimo aggiornamento: 13-01-2013