Oggi affrontiamo un argomento importante e delicato: come richiedere gli arretrati degli assegni familiari. Come alcuni di voi sapranno, questi vengono erogati dall’Inps alle famiglie di alcune categorie di lavoratori con un reddito complessivo inferiore alle fasce di reddito che la legge stabilisce, e che vengono rimodulate anno per anno.

E’ un aiuto economico che lo Stato si incarica di distribuire compatibilmente con le risorse disponibili, e che in questo momento di profonda crisi, con una disoccupazione molto elevata, può aiutare tante famiglie italiane che si ritrovano ogni mese con i conti in rosso.

Per poter accedere a questi aiuti ed avere diritto all’assegno, è necessario sapere alcune cose: intanto a quali nuclei familiari spetta, loro composizione e reddito totale di tutti i membri, e poi come e a chi rivolgersi per fare la domanda.

Gli “assegni familiari”, essi vengono erogati direttamente dall’Inps alle categorie succitate, ovvero coltivatori diretti, coloni e mezzadri tramite

    Assegno semestrale a domicilio o accredito su c/c bancario o postale, in questo caso, nella domanda dovrà essere specificato il codice IBAN del richiedente
    Accreditamento sulla rata di pensione per i pensionati

La domanda per richiedere il contributo va presentata in qualunque sede Inps direttamente, o tramite mediazione di un Ente di Patronato riconosciuto dalla Legge, o, infine, per posta attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno. I coltivatori diretti, mezzadri, coloni e loro congiunti possono effettuare la domanda compilando l’apposito modulo da presentare alla sede Inps più vicina alla zona di residenza. I piccoli coltivatori diretti, invece, dovranno compilare un modulo diverso, precisamente il Prest./Agr. 21 TP.

Per richiedere “l’assegno al nucleo familiare” (ANF), la domanda va presentata al proprio datore di lavoro dai lavoratori dipendenti, direttamente alla sede Inps più vicina da tutti gli altri (disoccupati, pensionati ecc.). Come per l’altro caso, anche per ottenere l’ANF è possibile inoltrare domanda affidandosi ad un Patronato o tramite posta e il pagamento può essere effettuato:

    Come anticipo in busta paga dal datore di lavoro (che verrà successivamente rimborsato dall’Inps con il conguaglio dei contributi)
    Direttamente al beneficiario tramite bonifico bancario o postale (previa specificazione del codice IBAN) o direttamente allo sportello dell’ufficio postale (in qualunque sede del territorio nazionale)

A chi rivolgersi per tutte le informazioni relative agli assegni familiari, i moduli per richiederli e le tabelle con i limiti di reddito aggiornate?

    Direttamente alla sede Inps più vicina, in alternativa si può consultare il sito web www.inps.it (dove potrete scaricare anche tutta la modulistica per l’autocertificazione)
    Al sindacato di appartenenza
    Ai vari Patronati (A.C.L.I, E.N.A.S, I.N.A.C, E.P.A.S.ecc.)

Adesso veniamo alla domanda da cui siamo partiti: come fare per ottenere gli assegni familiari arretrati? Innanzitutto è bene sapere che si devono richiedere entro 5 anni e un mese dal mancato pagamento. La richiesta per gli arretrati assegni familiari può essere fatta anche se il dipendente non ha più il posto di lavoro, purché abbia versato all’INPS quanto dovuto.

I documenti per richiedere all’INPS gli arretrati assegni familiari sono:

    I documenti SR16 che si possono scaricare online dal sito dell’inps
    I documenti che attestino i redditi della famiglia
    I documenti che attestino i componenti della famiglia (stato di famiglia)
    I documenti che riguardano la ragione sociale dell’azienda e la domanda per gli arretrati assegni familiari.

Una volta compilati tutti i moduli, dovete recarvi di persona all’INPS per fare la domanda.

Foto | Flickr

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 15-01-2013