Carnevale è una festa che fa parte della nostra tradizione, anche se i costumi seguono le tendenze, i cartoni animati e i film del momento, le maschere tradizionali e storiche sono quelle che non passeranno mai di moda e che, di generazione in generazione, saranno indossate da milioni di bambini. Un costume classico del Carnevale è la maschera di Pierrot nata in Italia alla fine del ‘500 ma approdata in Francia nel ‘700 (dove il suo nome è stato leggermente modificato) grazie agli attori della Commedia dell’Arte e della Commedia Italiana.

Il nome originale era Pedrolino, poi in Francia è stato rivisitato in Pierrot. Nato come personaggio furbo, astuto, malandrino e doppiogiochista, nel 1700 è stato trasformato in una maschera romantica e sognatrice, Pierrot era innamorato di Colombina (che però amava Arlecchino) ma anche della luna, amori impossibili i suoi e quindi ancora più struggenti e romantici.

Pierrot è ingenuo e timido, spesso è preso in giro dalle altre maschere anche per le sue disavventure in amore, nonostante ciò conserva il suo carattere buono e la fiducia nel mondo. Pierrot è una maschera che non ha avuto il successo dei colleghi ma grazie al mimo francese Jean-Gaspard Debureau è tornato a nuova vita nell’Ottocento nelle vesti in cui lo conosciamo oggi.

Ma come si fa la maschera di Pierrot? Occorrono una tuta bianca e larga chiusa davanti con dei bottoni neri, un cappello nero, un ampio colletto a fisarmonica e una lacrima nera sul viso, la malinconia dei suoi amori impossibili.

Foto | forumfree e naif

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ultimo aggiornamento: 30-01-2016