Capita spesso e malvolentieri che, nonostante ci sentiamo a posto con la coscienza circa la serietà che stiamo mettendo nel seguire la dieta, la quantità di peso perso non sia quella che ci aspettavamo. Questo accade non per sfortuna o congiunture astrali sfavorevoli, ma per colpa di alcuni piccoli errori che commettiamo senza accorgercene. Vediamo dunque come fare a far funzionare la dieta dimagrante con i trucchi giusti e senza commettere questi deleteri sbagli.

  • Il conteggio delle calorie dei cibi – Soprattutto quando siamo fuori casa, può capitare di sbagliare nel fare una stima calorica dei pasti che ingurgitiamo. Ci sono alimenti che all’apparenza sembrano sani e leggeri e invece sono delle vere e proprie bombe caloriche. Per seguire la dieta alla lettera dobbiamo stare attente soprattutto agli spuntini: evitiamo quelli del bar o della macchinetta automatica, ma preferiamo portarci degli snack con il giusto apporto di nutrienti da casa. Almeno saremo certe di non fare calcoli errati e rimanere così buggerate.
  • Il conteggio delle calorie bruciate – Anche l’attività fisica a volte risente di errori di calcolo. Questo perché non consideriamo che ogni minuto di sport che pratichiamo ha un effetto differente sul nostro corpo a seconda del peso di base da cui partiamo e dalla velocità con cui effettuiamo i movimenti. Perciò una donna di 70Kg che pratica mezz’ora di camminata a passo lento brucerà poco più di 100Kcal, contro le 120Kcal di una che ne pesa 80. Quando si accompagna la dieta al movimento è sempre bene calcolare quanto si brucia, così da poter commisurare in modo equilibrato lo sforzo fisico all’alimentazione prevista.
  • Rispettare le fasi di riposo – Quando abbracciamo uno stile di vita più salutare, in cui lo sport va a braccetto con una dieta ipocalorica, è importante non strafare. Bisogna soprattutto ricordarsi che l’attività anaerobica necessita di giorni di pausa fra una sessione e un’altra, per permettere al muscolo di “costruirsi” e riposare. Anche il sonno è un punto spesso trascurato ma che è fondamentale: rispettare i giusti ritmi di sonno/veglia, dormendo le giuste ore e in modo saporito, come si suol dire, danno una marcia in più alla dieta. A chi viene naturale privarsi di cibo o mettersi a correre quando si ha solo voglia di restare fra le lenzuola a poltrire?
  • La scelta delle bevande – Su questo punto Pinkblog ci torna spesso: le bibite in lattina non sono in tono con un’alimentazione sana e con la dieta ipocalorica. Light non è sinonimo di adatto, anzi, proprio dalle bevande che riportano tale dicitura dovremmo guardarci, in quanto anidride carbonica, coloranti, conservanti e dolcificanti chimici, sono un vero danno per il girovita, nonostante le calorie della bibita siano poche! L’acqua la deve fare da padrona: ci aiuta a eliminare le tossine, la ritenzione idrica e a bilanciare la perdita di liquidi derivata dalla sudorazione. Ben vengano, se il medico concorda, anche le spremute fresche senza zucchero, che sono ipocaloriche (la spremuta d’arancia pesa 33Kcal ogni 10cl) e ci danno un po’ di vitamine.

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ultimo aggiornamento: 17-02-2013