“This was a computer error”, così ci accoglie un capoverso della lettera di scuse postata online da Michael Fowler, fondatore di Solid Gold Bomb. Per chi non lo sapesse, questo è il marchio che sta dietro alla fortunata serie di capi di abbigliamento e gadget “Keep calm and…”, che stavolta fa parlare di se per gli assurdi slogan pro violenza sulle donne che campeggiano sulle nuove magliette del brand.

Ebbene si, a ridosso dell’8 marzo, con tutte le migliori intenzioni per salvaguardare il sacrosanto diritto ad essere trattate con rispetto, a non essere giudicate se abbiamo una vita sociale e a non essere maltrattate fisicamente e verbalmente da chi pensa che così non debba essere, ecco che giunge l’ennesima tegola. Tegola che prende la forma di t-shirt di cotone con su scritto “Keep calm and rape a lot” (testualmente resta calmo e violenta un sacco) o “Keep calm and hit her” (resta calmo e colpiscila). Persino il classico “Keep calm and carry on” (stai calmo e vai avanti) ha un aspetto più cupo visto sotto questa luce.

Secondo Mr. Fowler, come già detto, si sarebbe trattato solo di uno sfortunato errore del computer, in quanto le magliette vengono create sulla base di un software che sceglie random le scritte. E così al solito Keep Calm viene aggiunta casualmente un’azione e un destinatario, indipendentemente dal senso logico che la frase finale può avere.

Sta di fatto che se il programma avesse creato un “resta calmo e spiuma i cuscini del divano” noi non staremmo qui a parlarne e di certo nessuno si sarebbe lamentato. Men che meno Amazon USA, che ha ritirato al volo tutte le magliette dopo che un’orda di consumatori inferociti aveva subissato il colosso dell’e-commerce con una serie di reclami. E a giusta ragione a dirla proprio tutta.

Noi non vogliamo entrare nel merito della poca accortezza nelle fasi di creazione, produzione e vendita di queste t-shirt, anche se ci sembra un assurdo che nessuno si sia reso conto dell’errore, però ci preme sottolineare almeno quanto sia rischioso lasciar fare tutto alle macchine. Se il computer non può essere politically correct, allora non si può correre il rischio che la sua azione rechi danno, offesa e incitazione alla violenza.

Viene da chiedersi quanto sia accettabile che nel dizionario del software della SGB ci siano parole tipo accoltellare, violentare o molestare sessualmente. L’errore sarà pure stato tecnico (e a noi fa piacere crederci), però il rischio di perseverare, con queste basi, è davvero dietro l’angolo. Risolvere è una questione di rispetto. Attenzione e rispetto. Attendiamo sviluppi.

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ultimo aggiornamento: 06-03-2013