Almeno una volta nella vita a tutti è capitato di soffrire di sonnolenza dopo i pasti, detta postprandiale. Vediamo le cause e i rimedi.

Avete mai sentito parlare di sonnolenza postprandiale? Forse no, ma indubbiamente di quella sensazione di stanchezza dopo i pasti che porta ad addormentarsi sì. Si tratta di una problematica abbastanza comune e che, almeno una volta nella vita, un po’ tutti hanno sperimentato. Andiamo a scoprirne di più ed in particolare le cause e i rimedi.

Sonnolenza dopo i pasti: cause e rimedi

sonnolenza dopo i pasti
sonnolenza dopo i pasti

Chi di noi non ha sperimentato la sonnolenza postprandiale almeno una volta nella vita? Si tratta di quella sensazione davvero difficile da scacciar via di fare un bel pisolino dopo i pasti. La maggior parte delle volte dopo aver finito di mangiare il pasto di metà giornata, il pranzo.

Nonostante sia una condizione comune, è necessario distinguere questo tipo di fenomeno da quello patologico a quella occasionale, che può capitare a tutti dopo aver consumato un pasto sostanzioso e magari aver anche bevuto qualche bicchiere in più rispetto al solito.

Quando ci si addormenta all’improvviso dopo ogni pranzo e la sonnolenza postprandiale ci coglie anche dopo un pasto leggero nonostante il sonno notturno sia stato regolare, allora questo è il segnale che qualcosa, nel nostro organismo, non funziona a dovere. Questo tipico torpore è indotto da una mancata ossigenazione del cervello, provocata, a sua volta, dal fatto che il sangue viene massicciamente convogliato verso gli organi della digestione.

Cause e rimedi

Uno dei primi “responsabili” di questo fenomeno è il fegato. Un suo cattivo funzionamento dovuto, ad esempio, a qualche forma di epatite, rallenta il processo digestivo affaticando tutto l’organismo. Per scoprire una epatopatia nascosta il medico prescriverà alcune analisi del sangue specifiche: GOT, GBT, Gamma GT e Fosfatasi Alcalina. Anche una carenza folica, ovvero una forma di anemia dovuta a bassi livelli di vitamina B9, così come una carenza di ferro nel sangue possono avere, tra i sintomi, la sonnolenza postprandiale.

Ma esistono altri fattori. Soffrire di Osas (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno), per esempio. Chi è affetto da questo genere di disturbo non si accorge di dormire male a causa di un respiro molto faticoso e a tratti interrotto. Questo si ripercuote sull’organismo con sonnolenza e senso di spossatezza. Le patologie della tiroide, in particolare l’ipotiroidismo, possono provocare sonnolenza postprandiale. Lo stesso si può dire del diabete e della sindrome metabolica, ma si tratta di malattie che danno anche molti altri sintomi più significativi.

Dal punto di vista psicologico, la voglia di dormire dopo i pasti può essere determinata da tanti fattori, come forme depressive o disturbi bipolari della personalità, forte stress da superlavoro, ma anche noia, semplicemente. Come si può intuire, combattere la sonnolenza postprandiale significa andare alla causa del problema, e agire su quella. Per prima cosa è bene parlarne con il proprio medico che prescriverà una serie di esami ed analisi per verificare eventuali patologie da curare. In linea generale, per cercare subito una soluzione, è necessario modificare le proprie abitudini alimentari.

Consumare cinque pasti al giorno – inclusi due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio – aiuta a non ritrovarsi troppo a lungo con lo stomaco vuoto e a non cadere vittime di abbuffate compulsive che possono affaticare fegato e stomaco. Mai saltare la prima colazione, evitare l’alcool e consumare i pasti principali con calma, preferendo pietanze nutrienti ma leggere e porzioni non troppo abbondanti sono altrettante buone abitudini. Se, però, la sonnolenza dovesse ripresentarsi comunque, allora non resta che rivolgersi al medico.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 02-12-2022