La tiroide, infatti, è una ghiandola endocrina a forma di farfallina che si trova nella nostra gola, che regola, attraverso la secrezione di due ormoni detti T3 e T4, funzioni fisiologiche come il metabolismo basale. La tiroide si può infiammare per molti motivi, sicuramente conta la familiarità ma sembra che una dieta troppo povera di iodio e l’abitare in luoghi molto distanti dal mare possano aumentare le probabilità di sviluppare il problema.

Una tiroidite non riconosciuta può portare ad un cattivo funzionamento di questa ghiandola endocrina con sviluppo di iper o ipo tiroidismo, formazione di noduli (e del cosiddetto “gozzo“), talvolta febbre e dolore alla gola. Questa infiammazione porta infatti ad un accumulo dell’ormone T4 sia in sede che a livello ematico e può essere di due tipi: acuta o subacuta di origine virale, e cronica (tiroidite di Hashimoto). Vediamo quali sono i sintomi principali della tiroidite:

  • In fase acuta febbre, aumento di volume della ghiandola con formazione di gozzo, dolore
  • In fase cronica (soprattutto quando la tiroidite virale non viene riconosciuta, oppure in presenza di tiroidite di Hashimoto la cui origine è autoimmune) sintomi di iper o ipotirodismo che sono
  • Irregolarità del ciclo mestruale, con mestruazioni scarse e anche amenorrea
  • Valori alti di prolattina
  • Caduta dei capelli
  • Sonnolenza (tipica quella postprandiale), problemi di memoria, tendenza alla depressione, sensibilità accentuata al freddo e aumento ingiustificato di peso in caso di ipotirodismo
  • Dimagrimento, occhi sporgenti (oftalmopatia di Graves), ansia, tremore della mani e tachicardia in caso di ipertirodismo

Come si intuisce, si tratta di una sintomatologia molto varia in cui, però, caratteristiche sono le variazioni di peso. Spesso sono proprio un ingrassamento o un dimagrimento improvvisi, non collegati a modifiche nella propria dieta quotidiana, a spingere una donna ad effettuare le analisi per la tiroide. Ma nessun allarme, qualunque sia l’origine della vostra tiroidite, essa si può curare e anche gli scompensi metabolici regrediscono grazie alle terapie ormonali sostitutive.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2013