La colite nervosa è un problema abbastanza diffuso, caratterizzato da una sintomatologia variegata che in alcuni casi può davvero creare disagio e compromettere la vita sociale. La colite è una infiammazione, acuta o cronica, del tratto finale dell’intestino, il colon, che è anche l’area deputata all’evacuazione delle feci. Come ben intuibile, uno stato di alterazione può disturbare questa fondamentale funzione fisiologica, creando una serie di disturbi molto fastidiosi, seppur mai gravi.

Non bisogna sottovalutare il problema, ma neppure preoccuparsi eccessivamente, anche perché proprio lo stato di stress e di tensione che il colon infiammato ci crea, peggiora la situazione creando un circolo vizioso da cui uscire diventa alquanto difficile. Il pericolo è che attacchi isolati di colite si cronicizzino finendo per sfociare nella più “rognosa” sindrome del colon irritabile. Vediamo i sintomi più comuni della colite nervosa.

Come riconoscere una colite? Vediamo di elencare i segnali di allarme più comuni:

  • Stitichezza alternata a episodi di diarrea
  • Muco nelle feci (che è sempre indicativo di una infiammazione in atto)
  • Addome gonfio e flatulenza
  • Meteorismo
  • Nausea
  • Dolori addominali non ben identificati simili a crampi mestruali

Come affrontare questo disturbo che ci mette in difficoltà e che ci porta ad evitare le uscite con gli amici, le pizzate e tutte quelle liete occasioni conviviali che sono il sale della vita? Innanzi tutto, dobbiamo affidarci al medico ed effettuare tutte quelle indagini diagnostiche che possono stabilire con assoluta certezza che il nostro problema si chiama colite nervosa, e che l’infiammazione non ha altre origini se non quella psicosomatica. lo step successivo è quello di modificare le nostre abitudini di vita a diversi livelli. Poiché si tratta di un disturbo di origine nervosa, che si manifesta in prossimità di eventi stressanti, dobbiamo agire sulla psiche cercando il sistema giusto per noi per ritrovare l’equilibrio.

Ad esempio provando a seguire un percorso terapeutico con un bravo psicologo, oppure dedicandoci alla meditazione o imparando le tecniche del training autogeno che ci aiutano a mantenere basso il livello di ansia e a condizionare positivamente la mente. In secondo luogo, dobbiamo modificare la nostra dieta, almeno per un po’. Via libera a cibi che alleviano l’infiammazione delle mucose intestinali come patate (lesse, in purè o al vapore), la zucchine, le mele e le pere (anche cotte), le banane, il riso e la pasta, l’orzo, lo yogurt, l’avena, le fette biscottate e il pane abbrustolito, le carote, la carne magra (meglio se bianca come il pollo o il coniglio) e il pesce, alcuni tipi di legumi come i piselli cotti.

Da evitare i cibi irritanti come gli insaccati e le carni molto elaborate, lo scatolame, gli zuccheri raffinati e dolci industriali, la frutta e gli ortaggi che creano gonfiore come le prugne o le fragole, i carciofi e tutte le crucifere (cavoli, verze e broccoli), il caffè e le bevande eccitanti, l’alcool e il peperoncino. Parlando di farmaci, per curare la colite nervosa sono molto indicati i rimedi omeopatici, privi di effetti collaterali e i fiori di Bach. Quanto alle medicine tradizionali, in casi acuti di attacchi di colite il medico può prescrivere farmaci antispastici, anti-nausea o anti-diarroici.

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ultimo aggiornamento: 13-03-2013