Gambe punteggiate da antiestetici lividi bluastri, quante volte ci è capitato? E ogni volta ci ritroviamo a pensare: “Ma come me li sarò fatti?”. Eh sì, perché se è vero che sbattere inavvertitamente, procurandoci, quindi, un bel livido sulla parte colpita, può capitare, quando questi piccoli ematomi fioriscono un po’ troppo spesso sui nostri polpacci e sulle nostre cosce, la cosa comincia a farsi più preoccupante.

All’origine potrebbe esserci una fragilità capillare da affrontare, e forse anche qualcos’altro. Vediamo inseme tutte le possibili cause dei lividi alle gambe e come possiamo far fronte a questo problema non solo estetico.

Cominciamo con il definire cosa sia, esattamente, un livido. Si tratta di una piccola ecchimosi, che può assumere anche le caratteristiche di vero e proprio ematoma superficiale, derivante da una contusione. Si forma nel momento in cui una parte del tessuto muscolare – poniamo sul polpaccio – comprensivo di vasi sanguigni, viene “schiacciata” senza che ne venga lacerata la pelle (nel qual caso si tratterebbe di una ferita o di una abrasione). Per procurarseli basta sbattere contro un ostacolo duro, anche senza provare particolare dolore, cosa che accade di frequente quando si svolgono attività di tipo domestico, o un allenamento sportivo, o semplicemente si cammina sovrappensiero senza badare troppo a dove si mettono i piedi.

L’evoluzione del livido è benigna ma abbastanza lunga: inizialmente esso assume una colorazione rossastra, per via del sangue fresco che si accumula sottopelle, dopo qualche giorno lo stesso sangue si raggruma e l’ecchimosi assume una colorazione bluastra, infine, una volta che il processo di riassorbimento sia avviato, il livido diventa giallastro e poi scompare. Il tutto in circa due settimane di tempo.

La formazione di lividi ed ematomi è favorita, però, da una fragilità venosa e capillare che può essere determinata dall’età, dato che l’elasticità del tessuto venoso diminuisce nel tempo, ma anche da altre condizioni patologiche latenti. Ad esempio, quando i lividi compaiono spontaneamente e di frequente sulle gambe, senza che, cioè, vi sia stato un trauma a provocarli, allora questo potrebbe esser spia di un problema più serio. Il diabete ha tra i suoi sintomi anche un indebolimento della circolazione periferica, che può manifestarsi con la formazione di lividi, così come – ma è una eventualità molto rara – la leucemia.

Tranquillizzatevi però, nel 99% dei casi all’origine dei nostri lividi ricorrenti c’è “solo” una certa fragilità capillare e una notevole sbadataggine. Come si curano i lividi? Intanto sarebbe l’ideale agire non appena si siano formati, per poter accelerare il processo di guarigione. La cosa da fare è applicare all’ecchimosi rossastra del ghiaccio, attraverso una borsa, ma possono andare benissimo anche le buste dei surgelati che abbiamo in freezer.

Basterà fare qualche applicazione di pochi minuti a distanza di un quarto d’ora per un paio d’ore e, semmai, ripetere l’operazione anche il giorno successivo. Meglio evitare farmaci per un semplice livido, semmai, possiamo agire a livello preventivo assumendo degli integratori alimentari a base di mirtilli o di vite rossa per rinforzare la circolazione periferica. Anche spalmare sul nostro livido il gel a base di aloe vera può portare sollievo. Insomma, la soluzione migliore è… stare un po’ più attente!

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ultimo aggiornamento: 22-03-2013