La mastopatia fibrocistica, a dispetto del nome che può impensierire, non è una vera e propria malattia ma, semmai, una caratteristica individuale che può essere anche di origine ereditaria. Si tratta della predisposizione alla formazione di tante, piccole cisti globulari nel seno, che possono occasionalmente dare dei fastidi infiammandosi, ma la cui natura è assolutamente benigna.

Per comprendere di quale problema stiamo parlando, bisogna dare un’occhiata – almeno virtuale – all’interno del seno femminile. Esso è composto, oltre che da grasso, tessuto muscolare, ghiandole e vasi sanguigni, da tanti piccoli noduli che in condizioni normali non si percepiscono se non, mensilmente, prima del ciclo mestruale.

Ma quando interviene una mastopatia fibrocisticica, nel tessuto mammario cominciano a formarsi anche tante cisti – benigne, come abbiamo detto – che possono infiammarsi e provocare dolore. In genere ad esserne colpite sono le donne in età fertile, anche molto giovani, perché la formazione delle cisti e l’ingrossamento dei noduli sono sicuramente stimolati dall’attività ormonale e ovarica. I sintomi sono:

  • Dolore al seno e gonfiore (che si accentua prima delle mestruazioni)
  • Sensazione di pesantezza
  • Ipersensibilità

Quali sono le cause della mastopatia fibrocistica? Sono da far risalire all’attività endocrina delle ovaie, e quindi alle fluttuazioni ormonali legate al ciclo mestruale, non a caso il problema si riduce notevolmente dopo la menopausa. Tuttavia, la familiarità incide moltissimo sulla probabilità di sviluppare la mastopatia fibrocistica. In presenza della sintomatologia che abbiamo indicato, è necessario recarsi dal proprio ginecologo, anche una semplice visita senologica, infatti, può consentire di giungere ad una diagnosi, ulteriori analisi necessarie possono essere la mammografia, l’ecografia mammaria o, nei casi dubbi, anche una biopsia (incisione e prelievo di un frammento del tessuto mammario). La mastopatia fibrocistica si deve curare?

No, ma si può alleviare il fastidio – ad esempio nei giorni prima del ciclo – assumendo dei farmaci antinfiammatori a base di acido acetilsalicilico – oppure applicando delle pomate a base di progesterone. Quando i noduli diventano troppo grossi, li si può incidere per drenare il siero che contengono, un’operazione semplice che si effettua ambulatorialmente. Anche farmaci omeopatici possono risultare efficaci, come l’assunzione di integratori alimentari (prescritti dal medico) a base di mirtillo e di vitamina E. Infine, è importante anche agire a livello endogeno attraverso un’alimentazione mirata che riduca le fluttuazioni ormonali. Nella dieta di una donna con mastopatia fibrocistica dovrebbero essere aboliti cioccolato e caffeina, che contengono sostanze in grado di stimolare lo sviluppo di noduli mammari.

Foto| di dreamsjung per Flickr

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ultimo aggiornamento: 01-04-2013