Quando ritiriamo il referto delle nostre analisi del sangue, tra i primi valori da andare a controllare per sapere se è tutto a posto, ci sono quelli dei leucociti, ovvero dei globuli bianchi. Essi rappresentano le nostre difese immunitarie e ci possono dare parecchie informazioni sul nostro stato di salute, ad esempio ci indicano se stiamo covando una qualche forma di infezione, anche lieve, oppure no.

A loro volta i leucociti sono delle cellule molto eterogenee, dotate tutte di nucleo ma prodotte da organi diversi per svolgere compiti di difesa differenti. Tra le varie classi di leucociti, troviamo anche gli eosinofili. Che cosa sono, e soprattutto cosa significa se i nostri valori risultano superiori alla media? Vediamo di fare il punto.

Gli eosinofili nel grande “esercito bianco” dei leucociti, sono una minoranza altamente specializzata. Non li troviamo tanto nel sangue (dove rappresentano appena l’1-3% di tutti i globuli bianchi), quanto, piuttosto, in alcuni tessuti come la pelle, le mucose degli organi della digestione o i polmoni. Insieme ad altri leucociti, chiamati linfociti T., gli eosinofili sono definiti cito-tossici, perché il loro compito è quello di difendere le aree del corpo in cui sono “di guardia”, dall’attacco dei parassiti. Essi sono infatti sono dotati di armi (sostanze che rilasciano), in grado di ucciderli. Questo, naturalmente, in condizioni ottimali. Ma quando il nostro sistema immunitario, che è lo scudo del nostro corpo, è debilitato per qualche ragione, può facilmente cadere preda dell’azione infettiva di germi e parassiti. Per questo è importante controllare sempre che i nostri livelli di globuli bianchi siano “a norma”. Ad esempio, quali sono i valori considerati normali di eosinofili?

Il loro numero non deve superare – a livello ematico – le 400/450 unità per millilitro di sangue. E cosa significa quando, invece, questa soglia viene “sforata”? Nella maggior parte dei casi, indica che siamo allergici a qualcosa. Ad esempio, avremo alti valori di eosinofili durante le fasi acute della cosiddetta “febbre da fieno” (allergie ai pollini), in caso di asma allergica, oppure se siamo stati “attaccati” da un parassita come in caso di malaria o di toxoplasmosi (quest’ultima malattia è asintomatica, ma è necessario scongiurarla soprattutto in gravidanza perché potrebbe nuocere gravemente al feto). Anche in alcuni casi di leucemia troveremo alti valori di eosinfoli, insieme a molte altre anomalie del sangue da indagare immediatamente. Comunque quando solo il valore degli eosinofili sia un po’ sopra la media non dobbiamo preoccuparci eccessivamente, anche se il consulto del medico è sempre necessario.

Foto| di George Hodan per Publicdomainpictures

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ultimo aggiornamento: 17-04-2013