Popolarmente noto come “erba del diavolo“, o “delle streghe”, lo stramonio è una pianta “potente”, dotata di virtù curative davvero straordinarie ma… come tutto ciò che abbia effetti collaterali, se mal usata può diventare molto pericolosa per la salute. Il nome scientifico dell'”erba del diavolo” è Datura Stramonium, e difficilmente, in ambito botanico, troveremo un’altra pianta così popolarmente temuta e, allo stesso tempo, celebrata per le sue proprietà “allucinogene”.

Da questo punto di vista, infatti, lo stramonio è più vicino ad una droga che ad un prodotto fitoterapico, motivo per cui fin dai tempi degli Aztechi, veniva usata come erba sacra in grado di indurre uno stato di trance propedeutico alla divinazione. Non a caso citiamo gli Aztechi, perché l’erba del diavolo è originaria delle Americhe, in particolare del Messico, ma si trova comunemente un po’ dappertutto, Italia inclusa.

Si tratta di una pianta erbacea che già nell’aspetto suscita una certa inquietudine. Il fiore bianco, ad esempio, di giorno rimane chiuso, mentre si apre durante la notte rilasciando nell’aria un odore alquanto sgradevole. Ma è soprattutto il frutto ad essere importante: esso è costituito da una capsula spinosa, simile al riccio di una castagna allungato, all’interno del quale sono presenti semi scuri dalla superficie ruvida. I principi attivi contenuti nello stramonio sono sostanze alcaloidi tra cui:

Il loro abuso o uso sbagliato è pericolosissimo, perché può portare alla morte. In particolare fiori, semi e foglie sono tossici se ingeriti, e i primi effetti si cominciano a manifestare dopo circa mezz’ora dal contatto. I sintomi dell’avvelenamento da “erba del diavolo” sono progressivi: si comincia con dilatazione delle pupille e fotosensibilità, prurito, secchezza delle fauci, e si prosegue con allucinazioni e delirio, ipotermia, comportamento aggressivo, infine coma.

Naturalmente sarebbe da pazzi (altro nome dello stramonio è, non a caso “erba dei pazzi“), assumere lo stramonio senza controllare le dosi, in modo avventato. In passato venivano somministrati infusi per indurre visioni del proprio futuro, o per aumentare il piacere sessuale femminile, dato che tra le virtù dello stramonio ci sarebbero anche quelle afrodisiache. Oggi, invece, la Datura Stramonium si usa in medicina omeopatica piuttosto in questi casi:

Inoltre, dosi molto modeste di Stramonio – un tubo dose alla settimana – si consigliano alle persone ipersensibili e afflitte da complessi di inferiorità, con personalità borderline e ipereccitabili. In qualche caso si può somministrare anche ai bambini iperattivi, ma sempre dietro stretto controllo del medico omeopata. In caso di avvelenamento da stramonio, bisogna rivolgersi immediatamente al Centro Antiveleni più vicino o correre al Pronto soccorso, ne va della vita.

Foto| di Cyteck per Flickr

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ultimo aggiornamento: 18-04-2013