Con il termine cervicalgia indichiamo una sindrome dolorosa che si irradia delle vertebre cervicali, che sono quelle che troviamo nel collo, proprio subito sotto la nuca. Questo disturbo di natura infiammatoria può essere acuto o cronico, a seconda dell’intensità dei sintomi, e, soprattutto, della durata nel tempo.

E’ importante riconoscere e curare questa sindrome dolorosa in tempo, anche perché potrebbe essere spia di una discopatia, ad esempio, o di un’artrosi cervicale. Vediamo la sintomatologia che accompagna la cervicalgia, le possibili cause e, soprattutto, come possiamo intervenire per risolvere il problema.

Come si manifesta la cervicalgia, e quali sono le differenze tra quella acuta e cronica? Vediamo di fare un po’ di chiarezza. I sintomi generali di questa infiammazione sono:

  • Dolore alla regione del collo caratterizzato da fitte e bruciore (simile al torcicollo), e movimento “a scatto”
  • Dolore che può irradiarsi fino agli occhi (causando disturbi visivi), alla testa provocando cefalee e persino alle braccia
  • In qualche caso capogiri, senso di mancamento e nausea (soprattutto al mattino, al risveglio)
  • Rigidità del collo

Questi sintomi nei casi acuti si protraggono per circa un mese, ma possono cronicizzarsi (se trascurati), e presentarsi per diversi mesi, fino a sei. Prima di arrivare a questi casi limite, meglio agire per tempo! Per prima cosa bisogna recarsi dal proprio medico e farsi prescrivere una visita specialistica, ad esempio dall’ortopedico. A sua volta lo specialista vi prescriverà alcuni esami per individuare l’infiammazione e il tipo di lesione, come la radiografia cervicale e la risonanza magnetica. In qualche caso può rendersi necessaria una TAC.

Con i referti in mano, sarà possibile, per il medico, giungere ad una diagnosi. Ad esempio, tra le cause della cervicalgia ci possono essere cause “meccaniche” come traumi (classico il “colpo di frusta” dopo un incidente stradale), oppure una postura sbagliata, deviazioni della colonna vertebrale o stress eccessivi gravanti sulla zona cervicale. Anche un’ernia del disco potrebbe esserne la causa “occulta”. Come si cura la cervicalgia? Abbiamo diverse opzioni.

La più efficace è senza farmaci, infatti la semplice manipolazione – effettuata da un osteopata qualificato, ad esempio – e gli esercizi di stretching posturale, possono alleviare i sintomi e risolvere il problema all’origine, evitando che si ripresenti. In caso di ernia del disco potrebbe rendersi necessaria una infiltrazione di farmaci corticosteroidi, mentre in fase di cervicalgia acuta si possono assumere analgesici da banco per ridurre il dolore. In ogni caso, prevenire è senza dubbio meglio che curare. Ecco perché, fin da giovani, sarebbe bene effettuare attività fisica regolare, per mantenere elastica la spina dorsale e ben irrorata di sangue (e quindi ossigenata) tutta la zona cervicale.

Foto| di Aidan Jones per Flickr

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ultimo aggiornamento: 21-04-2013