The Dumpster di Golan Levin, Kamal Nigam e Jonathan Feinberg è un progetto di net art anche lui in nomination per gli Webby Awards di questo anno. Riprende un po’ il principio di We Feel Fine, ma in questo caso il sistema rintraccia i dati delle vite sentimentali (le rotture, gli allontanamenti, i tradimenti) dei
Move-Me è un progetto inglese del 2006 che consiste in una cabina, come quelle per fare le foto tessera, con videocamera. I partecipanti entrano e scelgono un coreografo tra quelli proposti e poi seguendo le istruzioni si muovono creando brevi filmati di danza. Terminato il tempo della loro performance i protagonisti ricevono un biglietto con
Mono No Aware è un altro sito che vale la nomination (e al momento si trova in prima posizione) degli Webby Awards. Net art utlizzata per aiutare e diffondere una causa green, quella di Mr. Sakamoto, il cui progetto “Stop Rokkasho“, consiste nel richiamare l’attenzione verso la contaminazione radioattiva in corso in Giappone, nel villaggio
Questo lavoro di Carlo Zanni, utilizza la rete per dipingere un paesaggio digitale in continua modificazione. L’autore, che vive tra Milano e New York, afferma di fondere vecchi e nuovi mezzi di comunicazione (dalla pittura ad internet) per rappresentare i suoi soggetti. E infatti, in questo lavoro, le canne di bamboo in primo piano sono
Di questo splendido sito We Feel Fine ne hanno parlato in molti da Josh Spear a Infosthetics, ma dato che è stato nominato per gli Webby Awards 2007, in scadenza a breve, merita ancora una volta di essere presentato. Nato nell’agosto del 2005, raccoglie tutte le “emozioni” espresse a livello globale da numerosi weblog. Ogni
Non saprei se definirlo un software per giocare a fare l’artista o qualcosa di più serio. Sto parlando di Artrage, un programma che permette di dipingere e disegnare sul proprio computer come se ci si trovasse davanti a un foglio bianco o ad una tela immacolata. L’artista ha a disposizione tutte le principali tecniche: olio,
Sì, viaggiare, cantava Battisti. E i più previdenti stanno già pianificando le loro vacanze estive. Per loro, potrebbe essere d’aiuto questo lavoro di Roxana Torre che, forse con un filo di ironia, ci ricorda che le distanze geografiche tra due luoghi non sono necessariamente proporzionali ai tempi e ai soldi che servono per coprirle. Aperta
Un video bellissimo per apprezzare e conoscere l’evoluzione dell’arte da cent’anni a questa parte. Da Van Gogh in poi, senza alcun commento, ma solo con una musica di sottofondo e tante splendide immagini, si ripercorrono i vari periodi di Picasso, l’Espressionismo, il Surrealismo, la Pop art fino ai nostri giorni. Come sosteneva Carlo Ludovico Ragghianti,
Ah, la pixel art… Sapete perchè ci fa sospirare? Perché ci ricorda l’infanzia, quando i videogiochi erano un ammasso di quadretti colorati da interpretare. Fare tanto con poco, questo era il bello di quel passato ormai mitico. EbOY, questo gruppo composto da tre artisti dovreste conoscerlo, o sicuramente lo avrete visto visto che lavorano tantissimo
La componente ludica, si sa, è spesso parte fondamentale nelle opere dell’arte contemporanea. Ne è prova questo divertente lavoro di Miltos Manetas, artista greco che vive tra Los Angeles e Parigi, ed è tra i più promettenti in ambito web art. Con ironia invita l’utente a dipingersi un Pollock usando una sorta di dripping digitale,
E’ del 1980 questo artista del digitale, appassionato di musica e programmazione, che utilizza il suo pc come una tavolozza per schizzi. Schizzi realizzati in Flash che lo hanno portato a realizzare siti personali, come presstube presstube e siti commerciali come SHOWstudio SHOWstudio. Interattivi, sono uno strumento per tenersi occupati nei momenti liberi, quando si
In un mio precedente post ho citato John Maeda John Maeda (quando ho parlato di Yugo Nakamura) e mi sembrava giusto dedicare uno spazio anche a lui, il digital artist e scienziato forse tra i più importanti oggi sulla scena. Maeda, che ha preso parte a Milano all’evento ”Meet the Media Guru” Meet the Media
Yugo Nakamura Yugo Nakamura e ancora Yugo Nakamura è un web designer, un grafico e un artista. Considerato un maestro nell’uso di Flash, deve molto in fatto di ispirazione a John MaedaJohn Maeda, l’artista digitale e scienziato di informatica del MIT. I suoi siti e di conseguenza i suoi progetti non sono user friendly. Ma
E’ l’abbreviazione del sito di John Michael Boling John Michael Boling, artista di New York e figura emergente della computer art. Tipo sicuramente non convenzionale, un pò per scostarsi dalla massa, un pò perché è un artista, ha creato un indirizzo url con la o di Google ripetuta 53 volte (adesso che è più noto
Dopo un anno speso ad interagire con gli abitanti del mondo virtuale di Second Life Second Life, Eva e Franco Mattes, più noti come i fondatori di 0100101110101101.ORG, 0100101110101101.ORG , hanno prodotto una serie di tele che ritraggono gli avator più belli, visibili ancora per poco al Postmasters di N.Y. postmasters. Un “ritratto” di “autoritratti”,
