Il papilloma virus umano è molto frequente nella popolazione e di solito ha un’infezione transitoria e passeggera. Purtroppo questo genere di infezioni posso causare lesioni cutanee e alle mucose che in alcuni casi espongono le donne a rischio neoplasie. Il carcinoma più frequente associato al papilloma virus è quello al collo dell’utero.

Considerate che quando si parla di papilloma virus parliamo di oltre 100 virus e solo 40 sono associati a patologie del tratto ano-genitale, sia benigne sia maligne. Come si trasmettono? Si trasmette per via sessuale, attraverso il contatto di cute o mucose. Durante i rapporti sessuali spesso si creano dei microtraumi di cui non ci rendiamo neanche conto che possono favorire il contagio. È quindi a scopo preventivo molto importante usare il profilattico, soprattutto se non si ha un solo partner.

Bisogna avere paura? No, bisogna solo essere molto responsabili. L’infezione da Hpv è un evento comune, di cui il cervicocarcinoma rappresenta un esito raro. Tuttavia, è il quarto tumore più frequente nel sesso femminile. I virus oncogeni di Hpv, oltre ad essere responsabili della totalità dei tumori della cervice uterina, sono responsabili di circa il 90% dei tumori dell’ano, 70% dei tumori della vagina, 50% dei tumori del pene e 40% dei tumori della vulva.

Come si previene? Con il preservativo e con la vaccinazione, che si somministra per via intramuscolare in due dosi di vaccino a 0 e 6 mesi (con una certa flessibilità della seconda dose) nei soggetti fino a 14 anni per il bivalente e a 13 anni per il tetravalente. Oltre questa età, sono previste tre dosi: a 0-1-6 mesi e 0-2-6 mesi rispettivamente. Per la diagnosi precoce, invece è importante che le donne facciano ogni 18 mesi il pap test.

Via | ISS

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ultimo aggiornamento: 19-10-2016